I finanzieri del comando provinciale di Cosenza unitamente a quelli del reparto operativo aero/navale di Vibo Valentia hanno individuato e posto sotto sequestro, in località “difesa” del comune tirrenico, 156 piante di canapa indiana di dimensioni comprese tra trenta centimetri e un metro e mezzo. “L’oro verde” rinvenuto dalle fiamme gialle appariva rigoglioso denotando una costante cura da parte dei coltivatori. Dai primi riscontri effettuati e dallo stato di maturazione delle piante, la marijuana sarebbe stata pronta a breve per l’essicazione e per la successiva immissione sul mercato. Tali ipotesi verranno confermate solo all’esito delle analisi chimiche che riveleranno le effettive quantità di principio attivo presenti nelle singole piante. Il lavoro degli investigatori si e’ rivelato estremamente complesso, infatti è solo grazie alla stretta collaborazione tra i sopralluoghi effettuati dalla sezione aerea del corpo ubicata a Lamezia Terme e l’attività infoinvestigativa svolta dai militari sul territorio che si è riusciti ad individuare la piantagione illegale.
Le pattuglie appiedate, perlustrando la montagna grazie al costante supporto aereo, sono riuscite a scoprire le coltivazioni, localizzate in punti estremamente impervi da raggiungere. Dopo una vera e propria arrampicata tra rovi, fiumiciattoli e sfruttando i sentieri battuti dai cinghiali, i militari hanno rinvenuto le piantagioni. Oltre lo stupefacente le fiamme gialle hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro anche strumenti ed attrezzi utilizzati per l’irrigazione nonche’ concimi specifici usati per la coltivazione illegale. Sono in corso indagini volti a risalire alla proprieta’ dei terreni nonche’ individuare responsabilita’ in capo agli utilizzatori di fatto dei suoli coltivati. La guardia di finanza svolge costantemente una serrata attivita’ di prevenzione e repressione in materia di produzione, coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti soprattutto nella zona tirrenica ove la produzione di questo particolare stupefacente e’ estremamente fiorente. Complici involontari di tali coltivazioni illegali sono le favorevoli condizioni climatiche che si riflettono nella straordinaria rigogliosità delle piante rinvenute, e la natura a volte quasi inaccessibile del terreno che fanno di questo territorio uno dei luoghi di elezione nella coltivazione della cannabis.