“La notizia che “il treno della Sila tornerà presto a sbuffare” non può che destare gioia ed interesse da parte nostra – afferma il Comitato per la salvaguardia della ferrovia silana. Quando lo scorso 2 marzo, in occasione della VII giornata delle ferrovie dimenticate, ci siamo costituiti come “comitato di scopo” per contrastare le decisioni della Regione Calabria contenute nella famigerata delibera G.R. n° 380/2013, non pensavamo di poter incassare in così breve tempo un primo ed importante risultato. Il silenzio generale calato negli ultimi anni sulla tratta ferroviaria Pedace – San Giovanni in Fiore sembrava destinato a perdurare anche in occasione della dismissione immediata, decretata dalla Regione nel succitato decreto, per la tratta silana Camigliatello – San Giovanni in Fiore e per la successiva dismissione, entro la fine del 2015, della restante tratta Pedace – Camigliatello in assenza di serie proposte di recupero ad uso turistico. L’attaccamento alla propria terra ha condotto, invece, un gruppo di associazioni e di persone, a rimboccarsi le maniche ed a lavorare perché della Pedace – San Giovanni si tornasse a parlare e, soprattutto, si iniziasse a programmare una nuova vita per la vetusta ma affascinante linea ferroviaria.
La presentazione del Piano Industriale di Ferrovie della Calabria diede al gruppo una piccola speranza poiché in esso era prevista la possibile ripresa, nel 2015, del servizio turistico da Camigliatello a San Nicola – Silvana Mansio. Questo progetto era il primo documento ufficiale in cui non si parlava di dismissione della tratta ferrata. Successivamente le dichiarazioni e le decisioni ampiamente manifestate attraverso i social network da parte del Presidente del Cda di Ferrovie della Calabria, il dott. Giuseppe Pedà, ha ulteriormente rafforzato la convinzione che il vento era cambiato. La disponibilità all’ascolto mostrata dal Presidente Pedà e dallo staff dirigenziale della società di trasporto calabrese, l’attenzione dell’Ente Parco Nazionale della Sila, l’opera capillare di colloquio personale con gli amministratori regionali e locali di Sila e Presila condotta dal Comitato, sono oggi la dimostrazione che un futuro per la linea ferrata silana è possibile. L’avviso di gara G14-05 (per l’affidamento del servizio di promozione, commercializzazione ed organizzazione del “Treno del Parco”) lo dimostra. In esso è addirittura prevista la futura riapertura della tratta fino San Giovanni in Fiore. Al momento altri passi importanti dovranno essere realizzati e diverse risorse finanziarie dovranno essere investite ma la strada è aperta, il cantiere è in movimento. Uniti e guidati non da piccoli interessi individuali ma dal grande valore del bene comune, siamo certi che riusciremo a fare della piccola ferrovia silana un importante volano per lo sviluppo turistico di tutti i comuni attraversati da essa”.