“L’uomo per sua natura non è infallibile, dunque non si può dire mai salvo; è per questa ragione che dovrebbe porsi nei confronti dell’altro non come uomo ma come suo fratello”. Con queste parole il senegalese Chico, ha salutato gli ospiti del centro d’accoglienza S.Anna, in occasione della giornata mondiale del rifugiato, che si è celebrata ieri (con un giorno di anticipo sul calendario), nella struttura per richiedenti asilo gestita dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia. Una ricorrenza riconosciuta a livello universale e promossa dall’alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), che ogni anno le Misericordie celebrano insieme a tutti gli ospiti, per regalare un momento in più di riflessione e soprattutto di aggregazione. “Oggi vogliamo ricordare tutti coloro i quali non sono riusciti a raggiungere la terra ferma come voi – ha detto Leonardo Sacco, Vicepresidente nazionale delle Misericordie – ma allo steso tempo dobbiamo far festa nella speranza di un avvenire migliore per tutti voi”. E la speranza è stata proprio la linea guida dei festeggiamenti di quest’anno, intitolati “The voice of hope”, che si sono svolti nella piazza centrale della struttura, con l’esibizione del gruppo musicale “Onde sonore”, che ha eseguito un repertorio di musica inneggiante i valori della libertà.
Tanti i sorrisi sui volti degli ospiti, che non si sono fatti incoraggiare e hanno guadagnato il centro della piazzetta per ballare insieme agli operatori delle Misericordie, che rappresentano la loro famiglia in Italia. “Le persone dovrebbero riconoscersi nelle differenze reciproche – ha detto ancora Chico – perché la differenza è la bellezza della vita”. “Ognuno di noi – ha aggiunto – ha diritto al rispetto e alla dignità e noi rifugiati siamo animati dalla fiducia perché teniamo accesa la speranza”. A succedersi anche l’intervento dell’Imam del Centro che ha recitato un versetto del Corano dedicato proprio al concetto di “Misericordia” e insieme a Chico ha ringraziato il Vicepresidente Sacco, il direttore della struttura Francesco Tipaldi, la Prefettura, la Questura e tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine, per il lavoro quotidiano che svolgono nel Centro nei confronti di tutti. A salutare l’iniziativa il direttore Tipaldi che si è detto soddisfatto del lavoro portato avanti nel Centro: “La realtà del Centro d’accoglienza S.Anna è questa – ha evidenziato – tante nazionalità che convivono insieme e che stasera si divertono allo stesso modo, sventolando le bandierine bianche della speranza che è un comune denominatore che ci unisce tutti, anche se qualcuno a volte tende a sminuire il tutto sui media”. Presenti all’iniziativa anche Fabrizio Gallo, Presidente della commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Crotone e Antonio Ferrante, Vicequestore primo dirigente responsabile della sicurezza del Cda-Cara. Ma le attività delle Misericordie nel Cda Cara S.Anna non si fermano mai e oltre alla quotidiana gestione dei servizi all’interno della struttura, è stata organizzata per il prossimo 5 luglio la seconda giornata di studi sull’immigrazione dal titolo: “Protezione internazionale: quale tutela sociale e sanitaria?”.