Era l’anno di grazia 2007, mese di aprile, e gli Amministratori comunali dell’epoca, con enfasi, durante una conferenza stampa avevano annunciato la realizzazione, per la città di Crotone, nientemeno che d’un polo di documentazione archivistica e naturalmente l’Archivio di Stato. All’incontro celebrativo c’erano un po’ tutti e non poteva essere altrimenti. Ognuno a decantare i propri meriti circa l’interessamento alla cosa e quindi la realizzazione. Gongolavano la parlamentare crotonese Dorina Bianchi, Maurizio Fallace Direttore generale per gli archivi, l’Assessore comunale alla Cultura Giovanni Capocasale e Francesca Tripodi Soprintendente archivistico per la Calabria. E naturalmente il Sindaco Peppino Vallone. A dire del primo cittadino, l’importante struttura archivistica sarebbe stata ospitata nell’edificio dell’ex biblioteca comunale di via Acquabona, che al tempo ospitava un istituto d’istruzione superiore. “Il centro che nascerà nella città è molto importante perché prevede una serie di iniziative tra cui alcune legate alla conservazione documentale, all’archivio storico cittadino e strutture di formazione” così parlò Vallone. Nell’occasione non si mancò di plaudire all’interessamento offerto dalla Bianchi e dall’on. Nicodemo Oliverio presso il Ministro Rutelli.
È passato un lustro di anni, non molti per la verità, e dell’Archivio storico neanche una vetrina. Nel mese scorso, addirittura, durante la presentazione di un libro nella sede della Provincia, l’assessore provinciale alla Cultura Giovanni Lentini è tornato sull’argomento dicendosi deluso dei tempi inutilmente trascorsi per la realizzazione e che comunque qualcosa si stava muovendo. Ma non ci sembrava convinto. Del resto gli ultimi eventi che ruotano attorno al riordino, accorpamento o soppressione, come dir si voglia, delle province non pare che diano fiato all’opportunità di istituire un Archivio di Stato. Insomma, quando non si prende il primo treno, pardon autobus utile, resta inutile rammaricarsi. Solo che i politici dovrebbero prestare attenzione prima di enfatizzare un qualcosa perché se l’Archivio di Stato in città non c’è, e non ci sarà, con i dovuti scongiuri, in ogni famiglia un archivio personale c’è sempre per ricordare. Comunque non piangiamo per il mancato Archivio visto che, conditio sine qua non, la Provincia prenderà il volo. Sempre con tanto di scongiuri!