Ancora una volta mi vedo costretto a dover denunciare, l’ho già fatto negli anni passati, il perpetuarsi dell’incuria, del degrado ambientale, dell’abbandono nella città di Crotone. È davvero vergognoso come presentiamo ai turisti, agli ospiti giornalieri, agli uomini di cultura, la nostra città, soprattutto tra le antiche strade del centro storico. Non è certamente un bel vedere enormi cumuli di rifiuti anche di grosso volume, accumulati nei cassonetti, depositati a terra agli angoli delle strade, agli ingressi di antiche chiese e del museo archeologico di Capocolonna o di antichi palazzi, sul lungomare, dappertutto insomma. Questo disonorevole scenario, come tante altre volte nel passato, appare ancora in questi giorni, nella piazzetta Immacolata davanti all’ormai chiuso Centro polifunzionale di Bastione Toledo che fino a poco tempo fa ospitava manifestazioni artistico – culturali anche di livello internazionale. E i cumuli di rifiuti erano sempre lì davanti agli occhi di eminenti personalità della cultura, uomini politici e gente comune non solo crotonese. Oggi in questo antico spazio la cultura e l’arte non trovano più ospitalità ma i rifiuti si. È vergognoso dover essere costretti a veder deturpata una piazzetta, come quella dell’Immacolata nel pieno centro storico, che sarebbe dovuto e potuto diventare un simpatico ed elegante salotto culturale. In questo sito, a pochi passi dalla Basilica Cattedrale, insiste, oltre all’antica omonima chiesa, un’antica libreria ed, ironia della sorte, anche la Casa della Cultura con annessa biblioteca. Qui, negli anni scorsi son venuti alla luce i resti della cinta muraria della Crotone bizantina. Qui vi si è operato un restauro conservativo e sono state montate delle balaustre in ferro e ghisa attorno agli scavi e piazzati alcuni orci con piante mediterranee. Ma, udite udite, questo spazio, quasi da subito dopo ultimati i lavori di conservazione, è diventato parcheggio di auto. Sic! E i cassonetti della spazzatura son rimasti lì in compagnia di un cartello di divieto di sosta a rimozione forzata e puntualmente disatteso. Siamo in una delle più antiche strade di Crotone, quella strada che lo scrittore calabrese Leonida Repaci definì, nel 1950, la via dei Baroni.
È la via Risorgimento che fiancheggia piazza Duomo e l’antica chiesa – monastero delle Clarisse di Santa Chiara. È la strada che percorre il solco delle antiche mura della medievale Cotrone e che abbraccia nel suo grembo tanta storia e fede: l’antico convento della Casa dei Fratelli Ospedalieri ex municipio della città e oggi la citata Casa della Cultura, la chiesa dell’Immacolata e quella più antica di san Giuseppe. Qui si ergono maestosi alcuni palazzi nobiliari baronali. Ma soprattutto la chiesa dell’Immacolata è, da sempre, meta di fedeli e turisti. È un edificio barocco ma non troppo, raffinato e bello da vedersi. È ad una sola navata ai cui lati ci sono altari arricchiti da tele di pregevole arte. Nella cripta è conservata la primitiva chiesetta trasformata nel ‘500 in cimitero e fino a pochi anni orsono, in un’atmosfera suggestiva ed impressionante che ci pone in seria riflessione sul valore della morte e della resurrezione, si potevano vedere allineati qualche centinaio di teschi ed in mezzo una imperiosa statua del Cristo Re. Ma il più importante gioiello dell’arte e della fede la chiesa dell’Immacolata l’ospita addossato alla parete destra. È il Crocifisso, davvero un bel Crocifisso, scultura del 1640 ricavata da un sol pezzo di legno, con la particolarità degli occhi aperti e azzurri. Forse uno dei pochi Crocifissi con gli occhi aperti che l’arte italiana ci ha lasciato. Questa è piazzetta dell’Immacolata. E scusate se è poco. Una piazzetta che non deve assolutamente essere abbruttita da rifiuti e invasa dalle auto. Operate Amministratori, operiamo cittadini per costruire una città a vera misura d’uomo. Perché una città che non è accogliente significa la fuga dei giovani residenti e dei turisti con tutte le conseguenze che ne derivano.