“Nel mezzogiorno la crisi c’è e c’è sempre stata, ormai da decenni, ma negli ultimi anni il divario tra Nord e Sud è cresciuto in maniera esponenziale, allargando le distanze tra ricchi e poveri: una famiglia su quattro ha difficoltà ad affrontare anche le spese essenziali ed è quindi materialmente povera. Calabria, Sicilia, Campania e Puglia registrano indici di diseguaglianza più elevati della media nazionale. Il 26% delle famiglie residenti nel mezzogiorno è materialmente povero. Fra i grandi sistemi dell’eurozona l’Italia è il Paese con le più rilevanti diseguaglianze territoriali. A questo proposito, e mi duole rilevarlo, la Calabria è in particolar modo la nostra provincia, hanno il prodotto interno lordo più basso d’Italia. La crisi ha provocato nel crotonese una contrazione dell’occupazione ancor più spiccata rispetto al resto d’Italia. Le imprese hanno chiuso, stanno chiudendo o sono eccessivamente ed irreparabilmente indebitate. Ovviamente il settore più toccato è quello agricolo, perché è soprattutto di agricoltura che vive il nostro territorio.
A peggiorare la situazione del comparto agricolo, non sono mancati fattori naturali ed ambientali: essi hanno acuito ancor di più la crisi nella nostra provincia. Nessuno di noi è esente da responsabilità in quanto viviamo in un territorio in cui vi è stato e continua ad esservi un eccessivo consumo di suolo in zone a rischio, urbanizzazione diffusa e caotica, abusivismo edilizio e alterazione delle dinamiche naturali dei fiumi. Inoltre soffriamo una totale mancanza di pianificazione di interventi concreti volti a ripristinare i nostri territori. Pianificazione che puntualmente torna ad essere protagonista solo dopo “il verificarsi dell’evento dannoso-devastante”, senza mai tuttavia addivenire ad una soluzione efficace, efficiente e definitiva. Noi riteniamo che sia giunto il momento che Calabria Verde riveda i propri compiti e dia loro attuazione in tempi brevissimi: – progettazione sia tecnica che gestionale – sistema regionale degli incentivi boschivi -organizzazione delle attività di formazione professionale in collaborazione con enti specializzati – redazione di piani e progetti per l’utilizzo del legname a fini economici – monitoraggio delle infrastrutture di servizio finalizzato alla loro gestione e manutenzione. La Regione non dovrà più commettere l’errore di pensare che per fare forestazione in Calabria basta solo assicurarsi le risorse economiche per i salari dei lavoratori. Occorre la realizzazione di seri programmi e di interventi efficaci che hanno bisogno non solo di manodopera ma anche di strumenti, materiali e mezzi, quindi risorse economiche aggiuntive”.
Queste alcune delle considerazioni che Massimo Comberiati ha inserito nella relazione introduttiva con la quale, che nei giorni scorsi, sono stati aperti i lavori del quinto congresso territoriale della UILA, i lavoratori agro-alimentari che aderiscono alla UIL. Presieduto da Mimmo Tomaino e con la partecipazione di Nino Merlino, segretario generale della UILA Calabrese e, Guido Mairone, segretario nazionale della stessa, si è svolto il congreso della più potente categoria della UIL di Crotone che, con i suoi oltre tremila lavoratori iscritti, rappresenta una realtà molto consolidata e che, col tempo, ha tessuto una rete di rappresentanze in ogni comune della provincia. Dopo un dibattito davvero partecipato e ricco di contenuti che contribuiranno a determinare le scelte e le politiche organizzative che la categoria adotterà nei prossimi anni, fortemente condizionate da un’azione autenticamente riformatrice e da una proposta di interventi strutturali e modernizzatori nell’intero comparto agricolo del territorio crotonese. Occorre che le istituzioni assumano fino in fondo la responsabilità di un rilancio ancora possibile fondato, anche, sulla presenza di numerose e riconosciute nicchie di eccellenza in diverse produzioni agricole presenti nella realtà crotonese. Esaurita la fase degli adempimenti congressuali e del dibattito, gli oltre cento delegati hanno riconfermato, per i prossimi cinque anni, Massimo Comberiati alla guida della UILA-UIL territoriale. Uno scrosciante applauso, una sorta di standing-ovation hanno accolta la proposta del giovane ed esperto dirigente sindacale alla funzione di segretario generale della categoria.