L’intensificazione dei servizi di vigilanza predisposti dalla Capitaneria di porto di Crotone soprattutto nel perimetro dell’Area marina protetta di Capo di Capo Rizzuto ha condotto, nella mattinata odierna, ad un nuovo sequestro di un’importante porzione di area ricadente, in parte, nella citata riserva marina ed in parte su proprietà privata. Il sequestro è stato effettuato dai militari della Capitaneria di porto in esecuzione di un provvedimento di sequestro emesso dall’Autorità Giudiziaria di Crotone.
Infatti, a seguito dei controlli effettuati dai militari della Capitaneria di porto finalizzati a prevenire e reprimere il fenomeno dell’abusivismo sul demanio marittimo e il deturpamento ambientale era stato accertato, giorni addietro, un importate sbancamento di un’intera zona sita in Area Marina Protetta e prospiciente il demanio marittimo; a seguito di tale sbancamento erano state realizzate opere consistenti nella realizzazione di un tratto di viabilità che conduce fino alla battigia e la contestuale distruzione del costone roccioso e della flora autoctona che precedentemente ricopriva l’intera area. A seguito di tale accertamento i militari della Capitaneria di porto avevano svolto accurate indagini tese ad individuare i responsabili dei lavori ed a verificare che gli stessi fossero o meno autorizzati. Individuati i responsabili ed accertata l’assenza delle previste autorizzazioni due persone erano state deferite alla competente Autorità Giudiziaria. Su disposizione del Giudice per le Indagini Preliminari si è proceduto, nella mattinata odierna, a sequestrare l’area di cui sopra, di circa 7.500 metri quadri, ricompresa in parte sul demanio marittimo e in parte su proprietà privata.