I Carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto, nella nottata odierna, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di un 33enne disoccupato, già noto alle forze dell’ordine, residente ad Isola di Capo Rizzuto, resosi responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della madre convivente. In particolare, nella serata di ieri, la sorella, casalinga 30enne, si era presentata in Caserma ed impaurita con voce tremante aveva richiesto l’intervento dei militari presso l’abitazione della madre, poiché il proprio fratello, in preda alla collera, stava aggredendo violentemente la madre. Subito dopo anche la signora 53enne, madre del ragazzo, aveva chiamato in Caserma per riferire di quello che le stava accadendo. Pertanto i Carabinieri si sono portati sul posto, constatando la veridicità della richiesta di intervento, trovando la vittima ancora impaurita e tremante.
I fatti
La donna è stata accompagnata presso la Caserma dove ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai militari. La donna ha raccontato che i comportamenti violenti del figlio sarebbero iniziati da circa due anni, epoca in cui lo stesso era stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio dai Carabinieri, trascorrendo per tali fatti un periodo in regime di arresti domiciliari. Successivamente a tale episodio, sebbene avesse avuto da sempre un comportamento prepotente, avrebbe iniziato ad assumere una condotta aggressiva spesso palesata in atti di vera e propria violenza fisica, pretendendo quotidianamente somme di denaro dalla madre affinché potesse soddisfare i propri vizi, nonostante le evidenti difficoltà economiche in cui la famiglia versasse. Tali condotte sarebbero diventate via via sempre più frequenti sino ad intensificarsi in maniera allarmante nell’ultimo periodo a causa della mancanza di lavoro; infatti, sarebbe bastato il semplice diniego alle continue richieste economiche a scatenare l’ira del 33enne che si manifestava oltre che nel danneggiamento di qualsiasi suppellettile che gli passasse per le mani, in vere e proprie aggressioni fisiche ai danni della madre, della sorella e del fratello. Diverse sarebbero state le circostanze di violenza in quest’ultimo periodo, posto che qualche mese fa, dopo una banale discussione familiare durante il pranzo, avrebbe lanciato una sedia per terra fortunatamente senza riuscire a colpire la madre; in un’altra circostanza, dopo l’ennesimo litigio, sempre per futili motivi, avrebbe scaraventato una bottiglia d’acqua all’indirizzo di una specchiera, mandandola in frantumi; ed ancora, quest’estate, mentre la madre accusava un malore a causa delle sue precarie condizioni di salute, avrebbe cercato di cacciarla via da casa.
Ennesima richiesta
L’ultimo episodio in ordine di tempo, nel corso del quale sono intervenuti i Carabinieri, sarebbe accaduto ieri sera: a causa dell’impossibilità a soddisfare l’ennesima richiesta di denaro, stante la precaria situazione economica della famiglia, il ragazzo avrebbe dapprima minacciato di morte la madre e subito dopo, avrebbe afferrato una lampada sbattendola con violenza sul pavimento, non riuscendo a colpirla fisicamente solo per l’intervento del fratello e della sorella la quale, nell’occasione, veniva colpita con dei calci sferrati dal 33enne nel tentativo di liberarsi dalla morsa operata dal fratello. L’arrestato, su disposizione dell’autorità Giudiziaria, è stato tradotto presso il carcere di Crotone in attesa della convalida.