Calbatt, società di spin off dell’Università della Calabria, attiva nel campo dell’accumulo ad alta efficienza di energia elettrica ed ospitata nell’incubatore di imprese Technest del campus universitario di Arcavacata, sarà ospite il prossimo 22 ottobre della puntata di “Geo Scienza”, la rubrica di divulgazione scientifica di Geo&Geo, su RAI3. Il metodo messo a punto da Cappuccino e Amoroso si pone in linea con il crescente interesse che si registra da tempo sul tema delle energie rinnovabili e rispetto alla scelta di puntare con decisione sull’energy-storage. I due soci fondatori di Calbatt, Gregorio Cappuccino e Francesco Antonio Amoroso, rispettivamente professore associato di Elettronica nella Facoltà di Ingegneria e assegnista di ricerca del Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica, afferenti al Laboratorio di Nanoelettronica e Microsistemi dell’UniCal, sono stati invitati per presentare un innovativo sistema elettronico di carica per batterie capace di ridurre al minimo gli sprechi energetici. Il costo di adozione di tale sistema all’interno di un caricabatterie convenzionale è irrisorio ed il suo utilizzo non pregiudica in alcun modo la vita della batteria, che anzi in molti casi migliora. L’invenzione aveva suscitato già molto interesse durante la Start Cup Calabria, la competizione per idee di impresa ideata e coordinata dal prof. Riccardo Barberi e di cui proprio Calbatt era stata la vincitrice dell’edizione 2011, partecipando così tra le finaliste anche al Premio Nazionale Innovazione a Torino.
Nel corso della puntata i due neo-imprenditori illustreranno tra l’altro una pensilina solare prototipale per la ricarica di bici elettriche, sviluppata in partnership con due importanti aziende calabresi: la eneRGER e la Luca Abronzino Costruzioni Meccaniche. I due docenti spiegano: “Ogni qualvolta abbiamo necessità di accumulare energia elettrica parte dell’energia purtroppo viene dispersa principalmente sotto forma di calore. La dispersione di energia rappresenta uno spreco, un maggior costo per la ricarica e un impatto negativo sull’ambiente”. Tra le applicazioni pratiche dell’invenzione vanno citate per la loro rilevanza l’impiego a supporto degli impianti di generazione da fonti alternative ed i veicoli elettrici. Nel primo caso l’impiego di un sistema di accumulo efficiente favorirebbe l’autoconsumo, che molti governi stanno iniziando ad incentivare in quanto vera soluzione per ridurre l’impatto ambientale. Nel caso di veicoli elettrici ciò significa riuscire a “fare il pieno” del serbatoio del veicolo prelevando meno energia dalla rete e riducendo quindi i costi di gestione.