Una politica che consiste nell’ignorare i fatti e sistemare i parenti. E’ quella che, secondo Sinistra Ecologia e Libertà, sta attuando l’Amministrazione Comunale guidata da Antonio Sicilia, al quale si rivolge in apertura il manifesto affisso in questi giorni dal Circolo Cittadino “Peppino Impastato” dopo un silenzio durato poco più di due mesi.
Ormai i tempi sono maturi, dicono gli autori del documento, per “alzare le ancore ed approdare ad altri lidi, qui non c’è più spazio per te e la tua giunta. Ciò che era un paese considerato come progetto-pilota per la Calabria è diventato paese franco, anarchico e fuori controllo!”
Sel, cioè, rimprovera innanzitutto al primo cittadino i suoi troppi silenzi e la sua mancata presa di coscienza degli avvenimenti criminosi di questi ultimi mesi: “È stato necessario l’ennesimo atto criminale (l’incendio dell’auto di un finanziere di Torretta, n.d.r.) per avere una tua dichiarazione su quello che accade nella nostra piccolissima comunità. Fatti gravissimi, mai verificatisi prima!… Per te tutto è normale, ma la stragrande maggioranza della popolazione, quella perbene, è vivamente mortificata, non si rassegna e non accetta etichettature che non le appartengono. Il nostro non è un paese violento, non lo è mai stato, ma dalle cronache estive traspare un’altra realtà, perché purtroppo volendo raccontare d’altro c’è stato il nulla più assoluto.”
Questa Amministrazione, a detta di Sel, non difende nemmeno la dignità della sua gente e per di più fa “orecchie da mercante quando c’è da far rispettare la legge” ed alla luce della situazione sta portando il nostro Comune ad essere quella che ironicamente viene definita una Repubblica delle banane: “Ci dispiace dirlo ma, nella nostra comunità, ciò a cui tutti possono ambire viene privatizzato e lottizzato, ed a pagarne le conseguenze sono tutti i cittadini. Il degrado morale e culturale è alle stelle ed il “barbaro” ingrassa sempre di più!!! Caro sindaco, egregi assessori state dando proprio un bell’esempio di trasparenza e legalità. Avete ignorato una sospensiva del TAR, non state tutelando nessuno men che meno l’Ente e la cittadinanza… Anzi forse no, qualcuno state salvaguardando! Tutelate gli interessi personali di un singolo!!! Ma a voi lungi pensare dal tutelare gli interessi dei cittadini.”
Il riferimento è alla recente sospensiva ordinata dal Tar in via cautelativa per quanto riguarda la graduatoria finale del Concorso per amministrativi dalla quale il Comune ha già assunto i primi quattro classificatisi: “Ricordi caro Sindaco, quando un tuo Assessore (Garreffa, n.d.r.) fece ricorso al TAR perché le avevi revocato la delega? Non ci sembravi molto entusiasta della cosa. Noi ricordiamo che quando il TAR (la legge!) lo rigettò eri molto soddisfatto perché un giudice ti aveva dato ragione. Adesso lo stesso TAR ha sentenziato, ma questa volta contro di te e l’amministrazione che rappresenti! Magari, adesso il TAR è Blasfemo!”
Secondo i dirigenti del Circolo “Impastato”, che non risparmiano in questo manifesto quasi nessuno dell’esecutivo, qui da noi esiste sempre l’alternativa: “Come dire si esce dal portone per entrare dalla finestra! Ma tutto questo non prima di febbraio (mese in cui è fissata l’udienza per la decisione definitiva del Tar, n.d.r.)! È meglio aspettare che il TAR si pronunci definitivamente e solo in caso di “condanna” si potrà procedere all’assunzione! Almeno così non si corre il rischio di restare senza posto.”
Quanto all’assessore al personale (Domenico De Roberto, n.d.r.) si chiedono, in tutto ciò, quale sia la sua posizione ufficiale: “Possibile che non si renda conto delle responsabilità che furbescamente, il Gatto e la Volpe, gli hanno appioppato?”
Insomma, a parere di Sel, in questo Comune di bada solo all’interesse personale e quindi è il momento di dire basta: “I cittadini sono stanchi dei soliti soprusi, dell’arrivismo e dell’arroganza che vi contraddistingue, il popolo vuole chiarezza, lealtà, vuole sentirsi tutelato da che li rappresenta, e non spremuto a succo per soddisfare le esigenze di un singolo.”
Ci vanno quindi ancora più duri gli autori del manifesto, secondo cui questa amministrazione è ormai diventata lo zimbello del circondario: “L’estate appena trascorsa è stata a dir poco fallimentare. Le vie del paese sporchissime per tutto il periodo estivo, i bidoni dell’immondizia sporchi e maleodoranti. Anche l’organizzazione delle manifestazioni estive ha rasentato il ridicolo. In una sera di agosto, siete stati addirittura capaci di lasciare parte del lungomare al buio perché non avete pagato 150€ per fornire l’energia elettrica ai musicisti. Ed i musicisti, anche per qualche minuto di spettacolo, non avete dovuto pagarli lo stesso? Questo non è spreco di denaro pubblico?”
Ed infine: “C’è qualche Maestro (l’assessore Siciliani? n.d.r.) che voleva vederci chiaro, armato di buoni propositi raccontava a tutti la sua esperienza, la sua manifesta capacità di cambiamento. Scusi Maestro la nostra sbadataggine ma le sue “perle di saggezza” non abbiamo ancora avuto modo di ammirarle. Non è che in fondo, forse anche perché ingannato, anche lei sta facendo la sua lodevole parte per la buon riuscita del disegno del gatto e la volpe?”
Le ultime frasi, che prendono spunto da una citazione (“Ho creduto e crederò sino all’ultimo istante che flagellare i malvagi e smascherare gli ipocriti sia opera generosa e dovere massimo di scrittore civile.”) definiscono gli amministratori “un danno per la comunità,… un cancro che piano piano si espande. L’unica soluzione è estirpare il problema dalla radice.”