Il Direttivo Regionale della Federazione Nazionale Autoferrotranvieri si è riunito la scorsa settimana presso la Sala Riunioni dell’Unione Territoriale del Lavoro di Vibo Valentia. L’incontro, presieduto dal segretario regionale della federazione, Giuseppe Giaimo, è stato presenziato ed introdotto dal dottor Francesco Ranieli, resp.le prov.le U.T.L. di Vibo Val., il quale, aprendo le discussioni, dopo aver evidenziato la situazione drammatica di vari settori del lavoro della provincia, ha sottolineato l’impegno, e la crescita numerica, dell’U.G.L., da sempre a fianco dei Lavoratori, ed a espresso la sua vicinanza al settore del “Trasporto Pubblico Locale”. Franco Cozzucoli, già segretario regionale Trasporti, ha illustrato le varie fasi che hanno portato alla nascita, all’interno dell’U.G.L., della “Federazione Nazionale Autoferrotranvieri” a conclusione del percorso della “Federazione Trasporti”. Ai partecipanti all’incontro hanno inviato il proprio saluto, ed auguri di buon lavoro, il segretario nazionale della UGL-FNA Fabio Milloch ed il segretario regionale UGL-Calabria Antonio Franco. Il Direttivo Regionale, d’intesa con il Responsabile dell’U.T.L. di Vibo Valentia, ha ratificato la nomina a segretario provinciale UGL-FNA di Vibo Valentia del sig. Nazzareno Fialà, non senza aver salutato Francesco Iamundo, segretario provinciale FNA dimissionario per motivi privati, ed averlo ringraziato per l’ottimo lavoro, ma soprattutto per la correttezza, l’impegno e la disponibilità dimostrata verso gli iscritti e i colleghi, per l’onestà che lo ha contraddistinto nella difesa dei diritti dei Lavoratori e nella lotta contro ogni tentativo di soffocare la libera espressione del pensiero. Dopo aver esaminato l’attuale situazione attuale del Trasporto Pubblico Locale in Calabria e nelle varie realtà territoriali e aziendali, con particolare riferimento alle prospettive dell’azione sindacale, è stato approvato il seguente documento: “Guardare alla Calabria del futuro e pensare a come vorremmo questa nostra Terra tra cinque o dieci anni non è compito facile ma, per noi dirigenti e rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti e dirigenti della federazione Autoferrotranvieri, in questo momento in cui sono in crisi l’economia e persino la società con i suoi valori fondanti, il compito è quello di restituire profondità ai nostri obiettivi e al nostro impegno. Neppure il Sindacato, infatti, può vivere senza obiettivi alti e altri dal quotidiano, provando anche ad andare oltre la nostra attività prevalente, che è quella di difendere i Lavoratori nelle aziende ed essere ogni giorno punto di riferimento per i colleghi di lavoro. La crisi può anche essere un’occasione per un rinnovato impulso al cambiamento degli stili di mobilità dei calabresi, ed a favorire il maggiore utilizzo della mobilità collettiva in un ottica di sostenibilità ambientale, di riduzione della congestione da traffico e dell’incidentalità.
Le aziende, e la politica, devono possedere le capacità per mettere a disposizione un sistema di trasporto pubblico locale in grado di rispondere, in tempi di crisi, alle esigenze di mobilità dei cittadini, costretti sempre più spesso a rinunciare all’utilizzo dell’automobile per ragioni di bilancio familiare. Ma la risposta non può, né deve, essere accompagnata da un aumento delle tariffe generalizzato e dalla assenza dell’adozione di un Piano dei Trasporti. Dobbiamo coniugare la crescita della nostra Calabria con il rispetto dei diritti dei Lavoratori e con l’ambiente, perché è necessario imboccare la strada di uno sviluppo sostenibile e di una crescita economica compatibile, per questo vogliamo assistere e partecipare ad un dibattito trasparente sul “Piano Aeroporti”. O quando il ministro Lupi afferma che:-“un porto deve avere il suo retro porto, deve avere l’interporto e il collegamento con la ferrovia ”; non possiamo fare a meno di volgere il nostro pensiero a Gioia Tauro, e indignarci per quello che ancora necessario mettere in campo. Per questo poniamo la nostra attenzione critica verso i progetti per la nuova mobilità urbana delle città di Catanzaro e Cosenza, e alle altre opere in cantiere, che devono essere occasioni per il territorio e non possibilità di arricchimento per pochi. Vogliamo iniziare un confronto con gli altri soggetti istituzionali, per arrivare all’Azienda Unica Regionale, visto che ormai è caduto questo tabù e non è più peccato o utopia parlarne… anche alla luce delle esperienze avviate, o che stanno per essere avviate, in altre regioni: senza sprechi e clientele, senza aumenti dei costi ma razionalizzazione, avendo come obiettivo il miglioramento della produttività, dell’offerta e della fruizione del servizio da parte dei cittadini, l’integrazione dei servizi svolti nei diversi bacini e, soprattutto, della tutela degli standard occupazionali. Diciamo con chiarezza che continuare a sfregiare i diritti dei Lavoratori ed a restringere la spesa pubblica nel settore del TPL è una strada sbagliata e non più percorribile. Deve essere cura della politica regionale assicurare la continuità e la regolarità dei flussi finanziari verso il TPL, e affermiamo, con altrettanta forza, di non essere disposti a pagare le colpe di altri, perché un Lavoratore senza stipendio è un padre di famiglia cui viene sospesa la dignità, e non possiamo permettere che ciò accada.”