Sarà durante il convegno organizzato dell’Accademia Templare’ Sezione di Ciro’ Marina” che sarà trattata una nuova visione storica. Infatti, nella nota diffusa dal segretario generale, Cav. Valente, si legge: “il Cola di Briatico, l’unico cartografo dell’Italia Meridionale del ‘400 potrebbe essere di Umbriatico e non di Briatico, paese in provincia di Vibo Valentia, come si è sempre creduto. La tesi è sostenuta dallo storico Giuseppe Pisano il quale conduce da anni una ricerca sui collegamenti tra la Calabria e le vicende legate alla scoperta dell’America che di recente si è interessato alla storia di Umbriatico. Tale supposizione è dettata dal fatto che – afferma Pisano – “nel ‘400 e nel ‘500 vi era un forte collegamento tra il territorio dell’ex diocesi umbriaticese e Siena, città della famiglia Piccolomini e luogo in cui, guarda caso, furono ritrovate le carte di Cola presenti presso la biblioteca comunale del centro toscano”. Per dimostrare i collegamenti tra Siena e Umbriatico lo studioso Giuseppe Pisano sottolinea che “a ricoprire la carica di amministratore apostolico della diocesi di Umbriatico dal 1524 al 1531 fu il cardinale senese Giovanni Piccolomini (Siena 1475- Siena 1537) che era pronipote di papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini, detto il papa geografo, 1405-1464) e nipote di papa Pio III (Francesco Todeschini-Piccolomini, 1439-1503).
Inoltre il cardinale Giovanni era anche parente dell’astronomo Alessandro Piccolomini (Siena 1508- Siena1578) che fu amico del cirotano Lilio (Cirò a quel tempo apparteneva alla diocesi di Umbriatico), vero ideatore, con il fratello Antonio, della riforma del calendario operata da papa Gregorio XIII. Pisano tiene a evidenziare che Umbriatico si chiamò anche Briatico (dialett. Vriaticu) e che per tale motivo grandi confusioni (Briatico con Umbriatico) furono fatte dagli studiosi nelle varie epoche (dal Barrio al Fiore etc.)”. Le Carte di Cola di Briatico che oggi si conoscono sono tre in tutto che misurano circa mm. 260X415 ognuna, riguardano i tre continenti allora conosciuti in particolare l’Europa e il bacino del Mediterraneo. La seconda carta reca presso il lembo inferiore, a destra, la scritta: <<in 1430 cholla di briatico lla ficet>>. Dove eseguì Cola di Briatico queste carte non è dato sapersi così come sono tanti i nodi che attendono di essere sciolti su questo ennesimo illustre sconosciuto di Calabria. Infine da sottolineare che di tale tematica se ne parlerà al convegno dal titolo “Chi ha scoperto l’America?”, organizzato dall’Accademia Templare di Cirò Marina (il cui Direttore è Enzo Valente) previsto per l’8 febbraio presso la sede dell’accademia di via Omero n.96 alle ore 16,30 dove Pisano sarà uno dei relatori.