Un uomo è morto a Strongoli, nel Crotonese, a causa di un incidente stradale lungo la strada Statale 106 Ionica nel pomeriggio del 1° febbraio. Lo scontro, avvenuto sotto al diluvio che in quel momento imperversava sulla zona e su tutta la Calabria, causa la morte di Vincenzo Fiorita di 68 anni di Strongoli, che si trovava a bordo di una Ford Focus che, per cause ancora da accertare, è andata a sbattere contro un pullman che procedeva nella stessa direzione e stava accostando per far salire i passeggeri. Inutili i soccorsi: è stato trasportato in ambulanza, ma è morto durante il trasporto verso l’ospedale di Crotone. Per fortuna sull’autobus c’era solo il conducente che non ha riportato ferite. Numerosi i disagi registrati anche per la viabilità già messa a dura prova lungo tutta l’arteria ionica a causa del maltempo.
“Il mio primo pensiero è rivolto alla famiglia Fiorita, ai parenti ed agli amici di Vincenzo: prima vittima della famigerata “strada della morte” nel 2014, martire in Calabria, defunto come tantissimi altri semplicemente per aver osato rivendicare il diritto alla mobilità – afferma Fabio Pugliese. Il puro calcolo matematico è impietoso: dal 2000 ad oggi sono più di 350 le vittime su questa strada maledetta. Ad uccidere Vincenzo Fiorito, ed insieme tutti gli altri, è stato lo Stato, il sindacato, le promesse fatte e mai mantenute, l’ANAS, i vai esponenti di governo e parlamentari nazionali e regionali. Noi calabresi, noi jonici non siamo figli di “di un Dio minore”, ma lo saremo sempre fino a quando rimarremo zitti!”.