Garantire massima accessibilità all’informazione pubblica televisiva alle popolazioni del comprensorio dell’Area urbana Corigliano-Rossano, della Sibaritide e della Sila Greca. All’indomani dello switch-off sul digitale terrestre si sono registrati numerosi disservizi nella ricezione dei principali canali Rai. Condizione, questa, inaccettabile per le migliaia di utenti di quest’area che annualmente pagano il canone. È quanto lamentato dal sindaco Giuseppe Antoniotti che stamane ha inoltrato una missiva ai vertici regionali e nazionali di Rai-Radio Televisione Italiana Spa e Rai Way, gestore della rete, per segnalare le diverse denunce fatte pervenire in segreteria da diversi cittadini. “Esprimo preoccupazione – scrive il Primo cittadino – per l’evidente disservizio venutosi a creare nell’intero territorio dello Jonio cosentino e nel suo entroterra all’indomani del passaggio al digitale terrestre. Da quanto potuto apprendere dalle comunicazioni dei diversi utenti i maggiori disagi si evidenziano nella ricezione dei canali digitali principali Rai (Rai 1, Rai 2 e Rai 3): parzialmente percepibili ed in molti casi completamente assenti. Inoltre, con il passaggio al digitale terrestre, soprattutto nel circondario di Rossano risulta inaccessibile il canale di informazione regionale (TG3 – Calabria).
Alla luce di quanto esposto e considerato che – prosegue Antoniotti – trattasi di un servizio pubblico del quale milioni di italiani fruiscono a fronte del pagamento di un canone annuo, chiedo a Rai Radio Televisione Italiana e a Rai Way, in qualità di gestore della rete, per quanto nelle loro competenze, di attivarsi, nel breve tempo, affinché possano essere risolti tali disagi. Appare di tutta evidenza – conclude la missiva del Sindaco – come la questione posta alla vostra attenzione e della quale interesseremo anche il Ministero delle Comunicazioni presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e le diverse autorità garanti, attiene direttamente alla fruizione normale dei diritti costituzionalmente sanciti ad essere informati, all’accesso ai mezzi di comunicazione e, quindi, all’espressione libera del proprio pensiero”.