L’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (ANMI), accogliendo l’invito dei familiari dei Sottufficiali Latorre e Girone, ancora illegalmente trattenuti in India, ha aderito alla manifestazione da essi organizzata in Roma il giorno 23 novembre ed ha invitato tutti i soci a intervenire in divisa sociale e con i vessilli. Parimenti, ha invitato tutti i Gruppi in tutte le sedi d’Italia, qualora fossero impossibilitati a intervenire alla manifestazione romana, a radunarsi nei pressi dei rispettivi municipi per esprimere vicinanza e partecipazione a distanza nonché esprimere ai sindaci il solidale pensiero dei marinai. Sabato 23 novembre, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia Gruppo di Crotone e i Soci, partendo dalla propria sede scortati dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, hanno raggiunto piazza della Resistenza, residenza del Comune di Crotone, per manifestare pacificamente in segno di solidarietà, per i due Militari del Battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone rinchiusi (Ingiustamente) da circa due anni ancora in India. Hanno partecipato insieme al Gruppo ANMI, l’Associazione Nazionale dei Bersaglieri e l’Associazione Nazionale Carabinieri di Crotone.
La Presidenza Nazionale e tutti i Soci del Gruppo ANMI di Crotone, a nome di tutti i Marinai d’Italia: “esprimono vicinanza alle famiglie dei due fucilieri Latorre e Girone; esprimono la più fraterna solidarietà ai Fucilieri del Reggimento “San Marco”, Massimiliano e Salvatore, ingiustamente ed indebitamente ancora trattenuti in India; rivolgono alle autorità nazionali preposte a trattare la questione, in particolare al Ministro della Difesa, al Ministro degli Esteri, al Presidente del Consiglio dei Ministri, il più pressante invito a mettere in atto tutte le azioni più decise per la immediata restituzione e la riabilitazione dei nostri due marinai. Rivolgono al Presidente della Repubblica, Comandante delle Forze Armate, un accorato appello affinché voglia porre in essere tutte le iniziative a tutela della onorabilità e professionalità dei Marinai Italiani, quali certamente emergeranno dalla conoscenza della verità sui fatti occorsi; invitano con fermezza tutti gli organi di stampa e di comunicazione a ricordare che i soldati e marinai italiani agiscono sempre nella perfetta conoscenza delle regole ed a tutela della vita dei connazionali ed a salvaguardia degli interessi nazionali, in aderenza agli ordini ricevuti e, come anche evidenziato dai tragici fatti in Afghanistan, sempre esponendo a rischio la propria vita. Alle famiglie dei nostri fucilieri, così come a quelle di tutti i Marinai d’Italia in servizio nella Marina Militare ed in quella Mercantile, giunga il messaggio di affettuosa solidarietà e la certezza che l’Associazione si batterà sempre, con tutte le forze, per la salvaguardia della integrità e della onorabilità della professione, sempre svolta al servizio della Patria e dei nostri connazionali”.