
Santa Severina – Un traguardo prestigioso per il Liceo Classico “Diodato Borrelli” di Santa Severina: le studentesse Anastasia Stefanizzi e Teresa Pugliese della classe VB sono state tra le cinque finaliste della sezione scuole della terza edizione del Premio Inge Feltrinelli, con il loro podcast “Fuoriclasse: indagine sull’abbandono scolastico nella provincia di Crotone”.
Il progetto, nato sui banchi del liceo, ha saputo distinguersi per la qualità dei contenuti, l’originalità e l’efficacia comunicativa. Un lavoro accurato e intenso, arricchito da numerose testimonianze dirette – tra cui quella del Dirigente dell’ATP di Crotone, dott. Luciano Greco – e che affronta un tema di grande attualità e rilevanza sociale: l’abbandono scolastico. Il podcast ha dimostrato come strumenti contemporanei come l’audio-narrazione possano diventare veicoli potenti per sensibilizzare e coinvolgere.
La cerimonia di premiazione si è svolta il 31 marzo nella suggestiva cornice della Fondazione Feltrinelli di Milano, alla presenza di figure di spicco del mondo della cultura, del giornalismo e dell’editoria. Un’esperienza unica per le due studentesse e per la delegazione dell’istituto, che ha avuto l’occasione di confrontarsi con altri giovani creativi e con una giuria internazionale attenta alla voce delle nuove generazioni.
Il Premio Inge Feltrinelli, promosso dal Gruppo e dalla Fondazione Feltrinelli, celebra ogni anno la parola come strumento di libertà, consapevolezza e lotta alle disuguaglianze. Il tema di quest’edizione – “Libertà di parole” – ha guidato la selezione di ben 170 opere provenienti da tutta Italia, tra cui i podcast realizzati da studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
Pur non risultando vincitrici assolute della categoria (premio assegnato alla classe 2E Cambridge del Liceo “L. Respighi” di Piacenza con il progetto Swipe, Love, Respect), Anastasia e Teresa hanno portato alto il nome della Calabria e del loro istituto, dimostrando che la scuola può essere uno spazio di ricerca, creatività e cittadinanza attiva.
La partecipazione al Premio non rappresenta solo un meritato riconoscimento per le giovani autrici, ma è anche motivo d’orgoglio per l’intera comunità scolastica, che ha saputo accompagnare e valorizzare il loro talento. Una testimonianza concreta di come l’educazione classica, unita a un’attenzione per i linguaggi del presente, possa formare giovani capaci di leggere e raccontare il mondo con profondità e sensibilità.
