
Come per incanto l’arrivo delle fiaccole in piazza Castello ha portato il gelo tra la gente. E’ iniziato così il ciclo morte-rinascita ed il calvario si è annunciato ed ha reso tutti un po’ protagonisti. Anche il cielo ha fatto la sua parte; poco dopo il tramonto il cielo si è oscurato con una leggera pioggia. Dal 1998 la Passione vivente segna ormai la vita dell’intera comunità di Strongoli; un appuntamento che riesce a portare tra le strade anche le promesse fatte ed i sogni da realizzare. Si è trattato di una manifestazione di ventennale esperienza, che ha saputo creare una collaudata tradizione, per l’originalità della rappresentazione: il rispetto rigoroso della verità storica e religiosa, coniugato artisticamente con un linguaggio scenico attuale e vivo, in un suggestivo paesaggio frammisto anch’esso di antico e passato.
Come per incanto le fiamme hanno continuato a bruciare nei loro bracieri, mentre il pane offerto per il corpo di Cristo ha riunito il quadro dell’ultima cena. Nel Giardino degli ulivi la preghiera è salita al cielo e Gesù si è affidato al Padre con fiducia. Il bacio che l’ha condannato, poi l’arresto, la scelta di liberare Barabba, ed ancora la frusta romana che ha parlato per tutti. Dal Castello dopo aver attraversato l’intero paese si è arrivati alla Vigna del Principe, in altura, che è diventato il palcoscenico per l’intero borgo di Strongoli. La Croce poi ha suggellato l’ultimo respiro di Cristo, la morte con il suo arrivo ha invece segnato poi la vittoria della Vita nel nome dell’amore per il Padre.
Un evento unico nel suo genere, tra le manifestazioni culturali e religiose più importanti e rappresentative della Città; è stato soprattutto un richiamo di spettatori che, da tutta la provincia e oltre, hanno ammirato la Sacra rappresentazione, realizzata con attori del popolo, su uno scenario vario, spettacolarmente e imponente con la fedeltà storica delle ricostruzioni sceniche dell’antico Castello, in grado di mutare letteralmente l’aspetto di vie e piazze del paese. Ha calamitato l’attenzione di numerosi volontari e delle parrocchie SS. Pietro e Paolo e S. Teresa d’Avila stupendo per il valore aggiunto conferito dalle luci, suoni e rumori indispensabili al fine di calare il pubblico nel tempo e nei luoghi della crocefissione di Gesù Cristo.
Costumisti, attori non professionisti, staff coordinamento, hanno preparato l’evento in 4 mesi di intenso lavoro; una macchina organizzativa che non ha trascurato i dettagli.
Soddisfazione a conclusione della manifestazione è stata espressa dal parroco Don Elder Yamid Dallos,
“Dal 1988 è un evento a cadenza biennale: giunto alla 12^ edizione. Una forma di teatro Sacro e popolare, suggestivo che ricostruisce in modo reale, drammatico e coinvolgente gli eventi legati alla Passione Vivente. Realizzativamente si vede quello che è successo nella Passione di nostro Signore Gesù Cristo. E’ come se la fede riuscisse a tramutarsi in vita. Non è solo spettacolo in modo riduttivo, ma lo possiamo vedere come il Vangelo per le vie della Città e questo affascina”.
Gianni Lerose


























