
Precisazioni su deposito ricorso al TAR Calabria su ordinanza Commissario Straordinario Errigo
Si rende noto che anche la Provincia di Crotone ha presentato, nella giornata dell’11 aprile 2025, il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria, con dei motivi aggiuntivi alla causa pendente contro il decreto del ministero dell’Ambiente dell’1 agosto 2024, per chiedere l’annullamento dell’ordinanza del Commissario Straordinario alla Bonifica del SIN di Crotone, Emilio Errigo. L’ordinanza del Commissario impone ad ENI Rewind l’avvio dei lavori di bonifica con lo smaltimento dei rifiuti pericolosi nella discarica Sovreco a Crotone. Lavori che ENI ha annunciato di iniziare il prossimo 14 aprile.
Le motivazioni dell’estensione del ricorso della Provincia di Crotone sono scritte nelle 25 pagine depositate al TAR nel pomeriggio di ieri. “Con il presente ricorso per motivi aggiunti la Provincia di Crotone, si vede costretta ad estendere il presente giudizio anche all’ Ordinanza n. 1/2025 del 03.04.2025 , emessa dal Commissario straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel sito di interesse nazionale di Crotone-Cassano-Cerchiara, in quanto illegittima – in violazione di norme in materia ambientale – nonché lesiva dei diritti e degli interessi dell’Ente intermedio”.
“Il Commissario Straordinario, con atto d’imperio, pone fine ad ogni forma di collaborazione, violando gravemente il legittimo affidamento ingenerato negli enti coinvolti nella realizzazione del bene comune, che anche il Commissario pareva condividere al Tavolo Tecnico tenutosi il 26 marzo 2025. E’ palesemente contraddittorio il comportamento del Commissario straordinario che nell’ordinanza, da un lato invita tutti i soggetti coinvolti nel procedimento di bonifica, a collaborare e adottare tutti gli atti necessari all’esecuzione del progetto ed al superamento delle criticità esistenti, mentre egli stesso assume un comportamento che pone fine ad ogni forma di cooperazione, condivisione e collaborazione”. L’Ente Provincia resta fermo sulle sue posizioni, insieme alla Regione Calabria e al Comune di Crotone: “I rifiuti pericolosi vanno smaltiti altrove, lontano da Crotone, proprio per le ragioni di tutela della salute e di diminuzione degli agenti inquinanti”.