
Uniti per Crotone: fermiamo l’Ordinanza ingiusta. Partecipa alla resistenza!
Il movimento civico “Ambiente e Salute”, insieme ad altri gruppi e associazioni locali, annuncia una mobilitazione per il prossimo 12 aprile alle ore 09:30 in Piazza della Resistenza, per opporsi all’Ordinanza n. 1/2025, emessa dal Commissario straordinario per la bonifica del SIN Crotone-Cassano-Cerchiara, Generale Emilio Errigo. Questa ordinanza impone il conferimento dei rifiuti alla discarica “Sovreco” di Crotone, ignorando il parere contrario espresso dalla quasi totalità delle istituzioni locali, delle forze sociali e dei comitati cittadini.
Riteniamo che questa decisione rappresenti una grave violazione dei principi democratici e del diritto dei cittadini a partecipare alle decisioni che riguardano il loro territorio. L’Ordinanza viola il principio di partecipazione garantito dalla Costituzione italiana e dagli strumenti di democrazia ambientale previsti dalla Convenzione di Aarhus, compromettendo il diritto dei cittadini a vivere in un ambiente sano, come stabilito dall’articolo 9 della Costituzione.
Il Sindaco di Crotone e il Presidente della Provincia hanno già condannato pubblicamente l’ordinanza, denunciandone il carattere arbitrario e il contrasto con i tavoli tecnici avviati per individuare soluzioni condivise. Inoltre, la decisione del Commissario ignora i ricorsi pendenti al TAR della Calabria, promossi dagli enti locali, che attendono una revisione giuridica della questione.
Di fronte a questa situazione intollerabile, ribadiamo le nostre RICHIESTE UFFICIALI:
- Revoca immediata dell’Ordinanza n. 1/2025, per restituire al territorio la possibilità di autodeterminarsi e garantire un futuro libero dall’inquinamento.
- Dimissioni del Commissario straordinario, per la sua completa perdita di fiducia e credibilità istituzionale.
- Avvio di un piano di bonifica partecipato e trasparente, coinvolgendo università ed enti scientifici per garantire interventi realmente efficaci e sicuri.
- Applicazione rigorosa del principio ‘chi inquina paga’, imponendo a ENI S.p.A. la piena assunzione di responsabilità economica e operativa per i danni ambientali causati.
- Rigetto di soluzioni provvisorie e insufficienti che comprometterebbero la salute dei cittadini e l’efficacia della bonifica a lungo termine.
- Approvazione di una legge regionale che vieti il trasporto, lo stoccaggio, il conferimento, il trattamento e lo smaltimento di rifiuti extraregionali nel territorio.
Crotone non può essere sacrificata per logiche economiche e decisioni autoritarie. La voce del territorio deve essere ascoltata e rispettata. Invitiamo tutti i cittadini, i comitati, le forze sociali, le forze politiche e le istituzioni a unirsi a noi nella protesta per un futuro più sano e sostenibile.