
Dalla cima del colle dove è arroccato lo storico Castello normanno il panorama non è più offuscato dalle opere abusive. Il Comune di Strongoli utilizza lo strumento della demolizione per liberare gli spazi occupati illegalmente; e per rendere fruibile la bellezza del territorio. Demolire ha costi insostenibili per le amministrazioni locali ma il pugno duro rimane l’unico strumento per contrastare il fenomeno della prepotenza e dell’omertà.
In via Sottocasale si è dato seguito all’Ordinanza di demolizione n. 3 del 18 novembre 2024 a firma del Dirigente comunale dell’Area tecnica, Luigi Salvatore Benincasa; gli abusi risultavano disabitati e dotati di autonomia strutturale ragion per cui è stato tecnicamente possibile la loro demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi. Alla demolizione sono stati presenti i Carabinieri della locale stazione di Strongoli, il Comandante della Polizia Municipale Domenico Vetere, con i suoi collaboratori Oppio Fabio e Madeo Saverio; per l’amministrazione comunale sono stati presenti Eugenia Perri, Elena Tesoriere e Francesco Costantino; presente anche il RUP Luigi Salvatore Benincasa, ed il supporto RUP Benedetta Valente.
Il tutto è partito da una verifica per poter eseguire dei lavori di consolidamento del costone di via Sottocasale, zona Castello. In occasione proprio del sopralluogo è stata rilevata la presenza di opere abusive su terreno di proprietà comunale: due manufatti realizzati in cemento armato e muratura, a due livelli. Le opere contestate riguardavano inconfutabilmente nuovi organismi edili, caratterizzati da un proprio impatto volumetrico e ambientale, dunque, idonei a determinare una trasformazione permanente urbanistico-edilizio ed ambientale del territorio. Opere insanabili per mancanza di titolarità del suolo. Si è registrata comunque l’impossibilità di procedere penalmente contro ignoti.
Con la demolizione delle opere si riprenderà a dar seguito al consolidamento ed alla riduzione del rischio erosione di via Sottocasale. L’appalto ed i lavori sono stati aggiudicati dalla ICEA srl di Cirò Marina per un importo di 669.754,09 euro. Progettista del lavoro l’ing. Francesco Mangone.

