
Il recente episodio accaduto a Steccato di Cutro, con il grave ritardo nei soccorsi a un neonato di appena tre mesi a causa della mancanza di carburante nell’eliambulanza, è l’ennesima dimostrazione dello stato critico della sanità in tutta la Calabria e in particolare nella provincia di Crotone. Un’attesa di 40 minuti per un elicottero che poi non è stato in grado di decollare, un’ambulanza arrivata senza medico a bordo, un trasporto d’urgenza che avrebbe potuto essere gestito con maggiore efficienza: tutto questo è inaccettabile.
La sanità in Calabria, e in particolare nella nostra provincia, è da troppo tempo abbandonata a se stessa. I direttori sanitari vengono spesso nominati senza una reale conoscenza delle problematiche territoriali, e le infrastrutture sanitarie sono in condizioni critiche. Non possiamo accettare che la vita dei cittadini dipenda da simili disfunzioni.
Il Partito Democratico ha sempre sostenuto che alla sanità debba essere destinato almeno il 7% del PIL, un impegno che il governo attuale non solo sta disattendendo, ma addirittura pensa di investire risorse sul riarmo, appoggiando le strategie europee in tal senso. È inaccettabile che si trovino fondi per le spese militari mentre il sistema sanitario nazionale continua a essere depotenziato, con conseguenze dirette sulla sicurezza e la salute dei cittadini.
Per questo motivo, coinvolgeremo i nostri rappresentanti istituzionali regionali affinché venga fatta chiarezza su questo caso. Allo stesso tempo, chiamiamo in causa il commissario della sanità regionale Roberto Occhiuto, che dai suoi social ha promesso riforme e miglioramenti, mentre nella realtà ci ha ridotti in questa condizione di emergenza continua.
Intendiamo portare questo problema all’attenzione della convocazione urgente della Conferenza dei Sindaci, perché la sanità è gestita a livello provinciale proprio da questo organo. Il nostro sindaco deve farsi carico della situazione e trovare una soluzione immediata per garantire un servizio di soccorso adeguato a Cutro.
Cutro, sotto questo aspetto, è gravemente carente: non abbiamo un presidio di emergenza e continuiamo a dipendere da altri comuni. Proponiamo quindi l’istituzione immediata di un presidio del 118 nel periodo estivo imminente, con un’ambulanza fissa che possa garantire interventi tempestivi senza dover attendere l’arrivo dei mezzi da altri centri.
Chiediamo un intervento immediato affinché situazioni del genere non si ripetano mai più. La salute dei cittadini deve essere una priorità assoluta, non un problema da gestire con soluzioni d’emergenza e ritardi inaccettabili.