


Il fuoco di San Giuseppe si accenderà questa sera, 20 marzo, dopo il rinvio dovuto al forte vento. Un ritardo che, in realtà, sembra quasi un ritorno alle origini: secondo la lezione del Maestro Elio Malena, il Focareddu doveva essere acceso proprio nella notte dell’equinozio di primavera, in un simbolico legame tra tradizione, natura e devozione.
Il Focareddu non è solo un falò scenografico, ma un rito antico che affonda le radici nel passato. Un tempo, erano i falegnami a ripulire le loro botteghe, accumulando legna e scarti di lavorazione che, alla vigilia della festa, venivano incendiati nelle piazze come segno di devozione e ringraziamento al Santo. Oggi, a prendere il posto di quei materiali, sono tralci di vite e legname, assemblati con cura per dar vita a imponenti piramidi pronte a illuminare la notte di Cirò Marina.
L’impegno del Gruppo San Giuseppe
Se questa tradizione continua a vivere, il merito va al Gruppo San Giuseppe, che da settimane lavora con passione per organizzare l’evento e coinvolgere la comunità. Il gruppo, composto da Barbara Potestio, Cristina Ciampa, Lorella Armano, Gabriella Stasi, Barbara Stasi, Rosa Ciampa, Pino Scigliano, Giuseppe De Santo, Carmine Morise e Giuseppe Morise, ha curato ogni dettaglio, permettendo anche quest’anno a Cirò Marina di ritrovarsi attorno al fuoco della tradizione.
Il Cummitu: il pranzo rituale della condivisione
Accanto al fuoco, il Cummitu rappresenta il cuore conviviale della festa. Si tratta di un pranzo rituale, un momento di aggregazione e solidarietà che richiama il valore cristiano dell’accoglienza e della condivisione. Durante il Cummitu, la comunità si riunisce attorno a una tavolata imbandita, condividendo il pasto in segno di fratellanza. Tra i partecipanti siederà anche il primo cittadino di Cirò Marina, nonché presidente della Provincia di Crotone, insieme ad altri rappresentanti istituzionali, a testimonianza dell’importanza di questa celebrazione per la cultura locale.
Sapori e tradizione: una festa per tutti
Come ogni anno, la festa sarà anche un’occasione per gustare i sapori autentici della tradizione. Verrà offerta la pasta e fagioli, mentre le crispedde (crespelle) saranno vendute a un prezzo simbolico di 0,50 centesimi. Il tutto sarà accompagnato dalla musica popolare calabrese, che renderà ancora più suggestiva l’atmosfera della serata.
Dove si svolgerà l’evento
Tutti i festeggiamenti, dal Cummitu all’accensione del Focareddu, si svolgeranno presso la Chiesa di San Giuseppe a Cirò Marina, in via Capo Alice.
La Festa di San Giuseppe non è solo una ricorrenza religiosa, ma un rito collettivo che unisce passato e presente. Grazie al lavoro instancabile del Gruppo San Giuseppe e al sostegno della comunità, Cirò Marina continua a mantenere vive le sue radici, riscaldandosi ancora una volta alla luce del suo fuoco più antico.
Melania Guzzo














