
Si è tenuto presso la Sala Margherita del centro storico della città un interessante seminario sulla figura dell’abate Gioacchino da Fiore.
L’evento, fortemente voluto dall’associazione Soroptimist Club Crotone, ma soprattutto grazie alla socia Elena Angotti appassionata di studi Gioachimiti che è riuscita a concretizzarlo invitando due eccellenti studiosi dello storico abate.
Prima degli interventi dei relatori Luigi Bitonti e Riccardo Succurro, la presidente Maria Lucia Cosentino, nel ringraziare gli ospiti, ha ricordato che acquisire esperienze nel campo del sapere diventa patrimonio assoluto dell’individuo sul piano intellettuale e morale, fondamentale nella società.
Presente all’incontro l’assessore alla Cultura Nicola Corigliano che orgogliosamente ha elogiato il Soroptimist per il grosso contributo culturale che dà alla città.
È stato Luigi Bitonti, presidente dell’associazione Paidea, titolare del Primo Premio città di Gioacchino da Fiore conferitogli dal sindaco di San Giovanni in Fiore per la sua passione profusa attività in campo culturale, a presentare il suo amico fraterno Giuseppe Riccardo Succurro, presidente e dirigente del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti. È stata una lectio magistralis quella del professore Succurro.
Ha saputo calamitare l’attenzione dei presenti in modo garbato ed incisivo, l’excursus storico di un abate del passato al presente, e nello stesso tempo proiettandolo nel futuro. Non facile, ma ci è riuscito. In sintesi, un dramma religioso e apocalittico. L’abate è simbolo di resistenza di fronte ad una catastrofe spirituale che sembra minacciare l’intero universo della fede. Il tempo e la vita fisica esistenziale sono limitati, quindi sono preziosi, e vanno riempite di esistenza anche spirituale, fino a farla diventare una fonte di energia interiore da trasmettere a quella fisica.