
Nel pomeriggio del 27 gennaio u.s., a Santa Severina (KR), presso il locale cimitero, si è svolta una breve cerimonia per onorare il ricordo del Carabiniere Reale Pietro Pasquale De Simone, originario proprio di Santa Severina, al quale è stato concesso dal Ministero della Difesa il Diploma d’onore di “Combattente per la libertà d’Italia 1943-1945â€. Alla cerimonia ha presenziato anche il nipote, l’Appuntato Scelto Qualifica Speciale Giovanni De Simone, in servizio presso la Compagnia Carabinieri di Petilia Policastro (KR).
Nel corso della cerimonia è stata ripercorsa la vita del Carabiniere Reale De Simone. Dopo essersi arruolato nel settembre del 1935, all’età di 21 anni, venne chiamato alle armi presso il Distretto Militare di Catanzaro e inserito nel Reggimento “Savoia Cavalleriaâ€. Successivamente proseguì la sua carriera militare nel corpo dei “Carabinieri Realiâ€, partecipando al Secondo Conflitto Mondiale.
Il 10 luglio 1942 si presentò alla “Legione Carabinieri Reali†di Palermo, dove venne arruolato come Carabiniere Ausiliario a piedi. Nel novembre dello stesso anno, la Divisione “Taroâ€, alla quale apparteneva, venne trasferita nella Francia meridionale, a nord di Tolone, presidiando la zona di Cuers, tra Méounes-lès-Montrieux, Pierrefeu e Carnoules.
Nel 1943, la Divisione rimase a presidio della Francia meridionale a difesa della costa mediterranea fino all’ordine di scioglimento emanato dal Comando della IV^ Armata, in seguito agli eventi legati all’armistizio.
Dopo l’8 settembre 1943, il Carabiniere De Simone Pietro Pasquale fu catturato a Bormes Les Mimosas (Francia) e deportato in Germania. Trascorse due anni nel campo di concentramento di Essen, dove fu costretto al lavoro coatto in una miniera di carbone di proprietà della Krupp. Verrà liberato dalle Forze Alleate nella primavera del 1945 e rientrò in Italia nell’ottobre dello stesso anno.
La storia del Carabiniere Reale Pietro Pasquale De Simone rappresenta non solo le tragedie e le sofferenze vissute durante il Secondo Conflitto Mondiale, ma anche una chiara testimonianza del sacrificio e del contributo dei carabinieri, sempre in prima linea al servizio del Paese e a fianco dei cittadini.