
Sarà prossima la presentazione del nuovo libro del Prof. Giuseppe Virardi, L’Alba di Cremissa, pubblicato dalla conSenso publishing, per i tipi della Grafosud di Corigliano-Rossano.
Il Prof. Virardi ripropone al pubblico un periodico, diretto dal fondatore avv. Francesco Saverio Liotti,e che si stampava a Cirò nel 1898 presso la omonima Tipografia.
Il Giornale ebbe una vita breve ma intensa. Si tratta, infatti, di soli diciassette numeri, pubblicati in un arco temporale ristretto, ma che rappresentano molto più di una semplice finestra informativa.
L’Alba di Cremissa, èun foglio periodico quindicinale politico-amministrativo e culturaledel Mandamento di Cirò; giornale indipendente, informativo e di valorizzazione delle risorse territoriali, senza finalità di lucro, né interessi in genere o interessi di parte.
Fatto in modo semplice da un gruppo di semplici collaboratori, si inseriva in quel clima di fervida attesa di tempi nuovi e, come si legge nel primo Numero, “Non nasce né per odio o per rancore, né per disprezzo, ma per dolce amor di patria!”.
L’Alba di Cremissa si prefiggeva un obiettivo ambizioso: far dialogare la propria comunità con le istanze di una giovane Italia, ancora frammentata, e avvicinare una Calabria, rurale e periferica, a un processo di partecipazione civile.
Le pagine del Giornale ospitano riflessioni sulla vita politica, sociale e culturale, in un intreccio di cronaca, denuncia e idealismo che sorprende e affascina ancora oggi.
Avere tra le mani questa Raccolta di scritti risalenti al 1898, significa tornare indietro nel tempo, immaginando e rivivendo un mondo, una realtà e una società che, seppur abbiano oggi un volto diverso, possono venire riassaporati e rivissuti, e davanti ai quali si resta affascinati.
“Devo confessare, dice il prof. Virardi, che nello sfogliare L’Alba di Cremissa ho avvertito particolari emozioni. In esso, come in un film, mi si presentano le lontane vicende nel tempo: eventi, accadimenti, storie, aneddoti, quadri situazionali e di cronaca mi hanno portato nel vivo della storia locale; moti e vicende umane di cui il Giornale si fa testimone e portavoce, ci spiegano, in maniera chiara e convincente, quanto avvenuto nella Cirò di fine Ottocento e come si stavano creando le condizioni per un risveglio sociale, al fine di contrastare un sistema di vita fatto di ingiustizie, soprusi e rassegnazione”.
I tempi erano difficili. Nelle campagne e nei boschi si raggiravano briganti, ladri e fuorilegge e nei nostri paesi c’era sfiducia verso il nuovo governo e le nuove istituzioni. Il Giornale, pertanto, non poteva non risentire del clima generale del tempo e, se si guarda bene, è facile rintracciare, tra le varie voci del periodico i primi segni di una metamorfosi in seno alla società.
I bisogni di rinnovamento e di promozione di un migliore livello di vita e di forme evolute di rapporti sociali, di aspettative, di idee nuove, si manifestarono, purtroppo, più in velleità, in tentativi che in concrete realizzazioni.
Con la ristampa di questo Giornale, l’intento del curatore, Prof. Giuseppe Virardi, é, perciò, dare a quegli avvenimenti un contributo storico e di conoscenza, con lo scopo di mettere in risalto le difficoltà socio-economiche di un periodo fecondo di ideali e di lotte, che, a ben coglierne le motivazioni, ci danno la sensazione di un profondo coinvolgimento emotivo.
Il Giornale prende, altresì, in esame gli aspetti più salienti e originali del folclore, della cronaca locale, delle tradizioni, della religiosità, dei costumi, della storia locale e del territorio, cioè tutti quegli aspetti in cui si manifesta l’autentica arte popolare, ricca di fantasia e anche di mitologia e i cui autori perseguono l’intento di tramandare alle nuove generazioni memorie di fatti ed eventi, nonché di personaggi che hanno reso ottimi servigi al Paese (Luigi Giglio, Luigi Siciliani, Antonio e Giulio Aromolo, Elia Astorino, Giuseppe Gangale, ecc.).
L’angolo della poesia ha un suo preciso spazio, racchiudendo ispirazioni poetiche scaturite da sincera ispirazione e profondità d’animo. Non mancano, infine note di varietà, scherzi e ilarità.
La presente ripubblicazione ripropone integralmente, senza alcun intervento, modifica o aggiunta, i numeri de L’Alba di Cremissa nella loro completezza, lasciando al lettore libertà di comprensione, di valutazione e di critica.
Gli interessati potranno prendere visione de L’Alba di Cremissa, esposta nelle vetrine del Bar D’Agostino (zona Stazione) a Cirò Mar.
Prof. Giuseppe F. Zangaro (Editore conSenso publishing)