La nuova perimetrazione dei vincoli idrogeologici proposta dall’Autorità di Bacino rischia seriamente di arrecare enormi problemi allo sviluppo urbano della nostra realtà locale influenzando la destinazione d’uso dei suoli che ne rientrano all’interno.
A detta di molti, la base di mappe e cartografie, allegate alla delibera, appaiono inadeguate e descrivono in maniera errata le condizioni idrogeologiche e idrauliche del territorio. Tutto ciò sta allarmando tutto l’apparato economico che ruota intorno al sistema edilizio.
È innegabile che una maggiore collaborazione tra le amministrazioni locali e l’Autorità di Bacino garantirebbe la realizzazione di un piano molto più vicino alle condizioni reali del nostro territorio.
Allo stato attuale, seguendo lo stralcio della nuova perimetrazione, vaste aree del nostro comune sono interessate da un forte rischio idrogeologico, con la conseguente inedificabilità per chi volesse realizzare nuovi edifici nelle aree interessate dalla misura. Inoltre per gli interventi già autorizzati, rispetto ai quali i relativi lavori risultino effettivamente iniziati alla data di adozione del piano non opera l’interdizione ma gli stessi devono essere completati entro il termine di tre anni dalla data di inizio.
In considerazione del fatto, che da sempre l’edilizia rappresenta per Cirò Marina uno sei settori trainanti dell’economia cittadina, a questo punto c’è da chiedersi come si è mosso in tal senso l’Amministrazione Comunale. Tantissimi cittadini/imprenditori del settore che hanno investito delle risorse o che pensano di investirle, se lo stanno chiedendo e quindi è necessario conoscere il quadro completo della situazione, fermo restando l’interesse alla tutela idrogeologica e soprattutto alla tutela dell’incolumità di tutti.
A maggior ragione considerando che le misure in questione andranno ad influire sulla stesura del PSA, della quale da tempo non si hanno più notizie certe, anche per il semplice fatto che i volumi, a questo punto inutilizzabili, potrebbero ricadere in una nuova ricognizione/distribuzione (come già fatta in precedenza in occasione della adesione del nostro ente al principio di consumo del suolo zero Art. 27 Quater della LUR) e quindi c’è da capire come si pensa di intervenire.
Sono questi gli argomenti seri ed importati da approfondire e non le solite frivole iniziative.
È quanto afferma nella nota Antonio Pace, consigliere comunale del partito democratico di Cirò Marina.