Cirò – “Oggi si apre al culto la casa del Signore, la casa del popolo di Cirò, la chiesa madre Santa Maria de Plateis, dopo sei anni di restauro è tornata al suo antico splendore, un motivo di gioia e di festa, luogo di incontro, punto di riferimento per tutto il popolo”-ha detto S.E. Mons. Claudio Maniago, amministratore Apostolico della Diocesi di Crotone-Santa Severina e Vescovo Metropolita della Diocesi di Catanzaro-Squillace, mentre benediva le mura della chiesa.
Oggi è un giorno felice, di festa-ha detto il sindaco Mario Sculco- ringrazio S.E. Mons. Claudio Maniago per la sua presenza- portatore di pace e di fratellanza. Ringrazio le autorità civili e militari intervenuti, tutte le associazioni di Cirò, il presidente della Provincia Sergio Ferraro, l’ex Parroco don Matteo Giacobbe e l’ex amministrazione comunale con cui il restauro è iniziato, la Soprintendenza, la ditta Varano. Ci è mancato tanto questa chiesa- prosegue Sculco- finalmente è stata aperta al culto, dando serenità al popolo e alla cittadina in cui è nato il nostro Patrono San Nicodemo Abate. Dobbiamo essere uniti, rispettosi e collaborativi- ha concluso il primo cittadino, tutti uniti alla crescita del nostro amato Borgo”. “E’ stato un grande lavoro di squadra- ha detto il presidente della Provincia Sergio Ferraro”. Il restauro- grazie alla soprintendente Stefania Argenti è stato molto minuzioso, ma: “ci ha regalato momento di gioia- ha detto Argenti– è stato un percorso difficile con scelte non facili, per questo ringrazio tutto lo staff , la Curia: era un edificio malato e noi lo abbiamo curato, lo abbiamo reso armonico, volevamo il meglio per questa comunità. Tante sono state le scelte e l’amore profuso per ogni piccola cosa-prosegue -ogni colore ogni tonalità scelta, è stata scrupolosamente vagliata da una equipe di professionisti”.
“Un gesto di amore e di rispetto verso la mia comunità, ha detto l’architetto Giovanni Ciccopiede- è stata restituita il suo cuore pulsante alla comunità. Prossimamente prosegue- organizzerò un convegno per spiegare tutto sulle scelte che abbiamo dovute prendere, fatte in sinergia tra tutti i professionisti intervenuti al restauro”. Anche l’architetto Vittoria Giardino si è detta soddisfatta dei risultati ottenuti.- “un percorso complesso- mai perso di vista l’obiettivo di arrivare a restituire la chiesa alla comunità in tutta la sua bellezza, grazie ad una sinergia giunta da tutte le parti”. “Era necessario aprire questo luogo di culto-ha detto il parroco don Massimo Sorrentino- siamo stati pellegrini da chiesa in chiesa, ora ci affidiamo ai nostri Patroni San Nicodemo abate e San Francesco e a Santa Maria in piazza. Questa è una cittadina illustre -prosegue- ricca di cultura come il suo cittadino Luigi Lilio riformatore del calendario gregoriano”. E ancora:” ringrazio tutto lo staff che si è occupato della pulizia della chiesa; ringrazio Don Massoimo Riganello, don Gino Gulizia-responsabile ufficio tecnico della curia , il parroco don Pino Giorno, i militari intervenuti, le associazioni, la Banda Euterpe, la ditta Varano, la Soprintendente Argenti, il presidente della Provincia Ferraro, il sindaco Sculco, l’ex amministrazione e l’ex parroco Giacobbe con cui sono partiti i lavori”.
Il restauro, è durato sei anni, nel 2018 il 30 agosto, la chiesa madre de Plateis venne chiusa, per salvaguardare l’incolumità pubblica, dovuta alle continue infiltrazioni dal tetto che lo aveva reso pericoloso, ed è stato possibile, grazie ad un contributo devoluto dalla CEI per circa 600 mila euro a cui si si sommarono altri 180 mila euro provenienti dal bonus facciata. Mentre l lavori di restauro sono stati eseguiti dalla ditta “Varano costruzione S.R.L.” di Rocco e Pasquale Varano e, dai Direttori dei lavori :Architetti Giovanni Ciccopiedi, Nicodemo Gagliardi; e Vittoria Giardino sotto la super visione della Soprintendente Stefania Argenti, i quali hanno restituito alla comunità in tutto il suo atavico splendore la chiesa madre.