Caccia al cinghiale prorogata fino al 30 Gennaio 2025: la Giunta Regionale risponde alle esigenze agricole
L’assessore all’agricoltura, Gianluca Gallo, ha annunciato l’adozione della delibera n. 777 da parte della Giunta regionale, che stabilisce la proroga della caccia al cinghiale fino al 30 gennaio 2025. La decisione, accolta con favore da numerosi esponenti del mondo agricolo, nasce dall’esigenza di contrastare i danni causati dalla proliferazione incontrollata dei cinghiali alle coltivazioni e dalla necessità di contenere il rischio di diffusione della peste suina africana.
“La proroga rappresenta una misura concreta per andare incontro alle difficoltà del settore agricolo, fortemente colpito dalla presenza massiccia dei cinghiali sul territorio,” ha dichiarato Gallo. “Con questa decisione, vogliamo offrire un supporto immediato e al contempo contribuire al controllo sanitario, riducendo la possibilità di focolai di peste suina.”
La caccia al cinghiale non solo permette di limitare i danni economici subiti dagli agricoltori, ma rappresenta anche un intervento strategico per la salvaguardia delle attività zootecniche, particolarmente esposte alla diffusione della peste suina. Questa malattia, altamente contagiosa, potrebbe avere un impatto devastante sull’economia agricola regionale, già messa a dura prova dalle sfide climatiche ed economiche degli ultimi anni.
L’annuncio della proroga ha ricevuto il plauso di molte associazioni di categoria, che da tempo sollecitavano interventi risolutivi per far fronte all’emergenza cinghiali. “È una decisione importante e attesa, che conferma l’attenzione della Giunta verso le problematiche del nostro settore,” hanno commentato rappresentanti locali di associazioni agricole.
La delibera specifica che la caccia al cinghiale dovrà avvenire nel rispetto della normativa vigente e delle indicazioni fornite dalle autorità competenti in materia ambientale e faunistica. Particolare attenzione sarà rivolta al monitoraggio delle battute di caccia e alla gestione delle carcasse, per garantire il rispetto delle norme sanitarie.
La proroga fino al 30 gennaio 2025 si inserisce in un quadro più ampio di iniziative volte alla tutela del settore agricolo e alla conservazione dell’equilibrio ambientale. L’assessore Gallo ha infine sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni, agricoltori e cacciatori per affrontare insieme le sfide poste dalla presenza massiccia dei cinghiali sul territorio regionale.