
A Cirò, le tradizioni legate alla celebrazione di Santa Lucia, che ricorre il 13 dicembre, affondano le radici in antiche usanze agricole e rituali di buon auspicio. Una di queste è la consuetudine di seminare entro questa data, nella convinzione che ciò possa garantire un raccolto abbondante. Altra tradizione profondamente radicata è quella di osservare i giorni successivi al 13 dicembre per trarre previsioni meteorologiche dell’anno a venire: ogni giorno rappresenta simbolicamente un mese, iniziando con gennaio.
Inoltre, il 12 dicembre, vigilia della festa, le famiglie preparano il tradizionale grano cotto, un piatto carico di significato. Questo viene condiviso con i vicini il 13 dicembre come gesto di buon augurio e per invocare la protezione della Santa. Il grano cotto, arricchito con vino cotto caldo, diventa simbolo di unità e devozione comunitaria.
Santa Lucia, venerata come la Santa della luce e protettrice della vista, nacque a Siracusa nel IV secolo. Secondo la tradizione, ispirata da una visione di Sant’Agata, dedicò la sua vita alla carità, rinunciando a un matrimonio promesso. La sua scelta portò a persecuzioni sotto l’impero di Diocleziano, durante le quali subì torture crudeli senza mai rinunciare alla sua fede, fino al martirio. Si narra che, poco prima della sua esecuzione, predisse la fine delle persecuzioni cristiane.
La Santa è spesso raffigurata con una corona di candele, che simboleggia la luce e la sua missione di portare conforto ai poveri nascosti nelle catacombe, o con un vassoio su cui poggiano due occhi, legati a un miracolo attribuitole: la leggenda racconta che, dopo aver perso la vista, i suoi occhi le furono restituiti più belli di prima.
Numerosi sono i racconti legati a Santa Lucia. Uno narra che, durante una carestia a Siracusa, le sue lacrime si trasformarono in grano, salvando la popolazione dalla fame. Un’altra versione racconta del miracolo delle navi cariche di grano che apparvero improvvisamente nel porto della città, mentre un’ulteriore leggenda narra che la Santa sopravvisse alle privazioni della prigionia nutrendosi esclusivamente di grano.
Ancora oggi, a Cirò e in molte altre località, la preparazione del grano cotto rappresenta un rito di devozione, ringraziamento e protezione. Un gesto semplice ma carico di spiritualità, che unisce il ricordo della martire alla celebrazione della luce e della speranza, temi profondamente radicati nella figura di Santa Lucia.