
Cirò – Inaugurata la fontana di San Francesco, Patrono di Cirò, dopo il suo restauro conservativo, grazie all’associazione Rotary Club Cirò, presieduto dall’architetto Giovanni Ciccopiedi. Il progetto, costato circa 2 mila euro, è stato realizzato grazie a una donazione del socio del Rotary Giuseppe Siciliani, in memoria della madre Caterina Porti.
Al monumento sono stati sostituiti i marmi, acquistati due grossi vasi in ceramica, rifatto l’impianto elettrico nuovo, sostituiti la griglia di scolo e il rubinetto e creato un gioco d’acqua sopra la vasca di contenimento. Erano anni che la fontana non venisse restaurata; gli ultimi lavori su di essa risalgono all’amministrazione dell’ex sindaco Mario Caruso.
“Oggi abbiamo ridato dignità alla fontana del nostro Santo Patrono,” ha detto il sindaco Mario Sculco, “un dono per le generazioni future. È una gioia immensa rivedere l’acqua che fluisce attraverso l’impianto della cascata e nel vederla sgorgare dal suo nuovo rubinetto”.
E ancora: “Grazie all’associazione che ha permesso questo restauro, all’architetto Ciccopiedi e a tutte le persone che hanno lavorato al restauro della fontana,” ha aggiunto il sindaco. “Una iniziativa questa davvero lodevole”, prosegue, “che rimarca l’importanza della presenza delle associazioni all’interno del paese che aiutano la comunità. Una bella iniziativa,” conclude Sculco, “tutte le associazioni presenti in paese sono un grande aiuto, rappresentano la linfa vitale della nostra società”.
“Consegno questo importante restauro con emozione,” ha detto l’architetto Ciccopiedi, “abbiamo ridato vita a questa fontana riprendendo il gioco d’acqua e la sua funzionalità, un’opera miliare, un servizio dato al nostro paese. Abbiamo avuto tanta collaborazione, sono grato ai soci, a Giuseppe Siciliani per la sua donazione, e all’amministrazione comunale, al sindaco Sculco, per l’opportunità che ci ha dato. Questa opera,” conclude, “vuole sensibilizzare le istituzioni e l’intera comunità a mantenere vive e fruibili le opere pubbliche”.
“Grazie ad opere e gesta come questa,” ha detto il parroco don Massimo Sorrentino durante la sua benedizione, “il nostro borgo rifiorirà. Se ognuno di noi mettesse un po’ del suo in questa società staremmo meglio. Non permettiamo ai borghi di svuotarsi, l’acqua che sgorga da questa fontana appena restaurata rappresenta nuova vita per le future generazioni, da dove tutto rinasce”.







