Il Movimento “Ambiente e Salute”, l’Arci Crotone e il WWF: cautela nella gestione dei rifiuti da bonifica a Crotone
Il Movimento “Ambiente e Salute”, l’Arci Crotone e il WWF esprimono una cauta soddisfazione in merito all’ultima comunicazione di Eni Rewind, che, grazie alla determinazione di associazioni e movimenti, pare abbia individuato un’alternativa per lo smaltimento dei rifiuti provenienti dalla bonifica dell’area industriale di Crotone.
Se in passato Eni Rewind aveva dichiarato superficialmente l’assenza di discariche adeguate in Europa, oggi si profila la possibilità di trasferire questi materiali in discariche situate in Svezia e Germania. Tuttavia, ribadiamo l’importanza di mantenere un approccio prudente finché non avremo esaminato in modo approfondito tutta la documentazione pertinente.
“Eni Rewind S.p.A. ha recentemente comunicato di aver individuato discariche estere disponibili per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi prodotti dalle attività di bonifica nel comune di Crotone. Tuttavia, sembra che, nonostante questo passo avanti, la situazione rimanga sostanzialmente legata a quanto già stabilito nel decreto del 1° agosto 2024, il quale prevede che molti di questi rifiuti continuino a essere gestiti localmente presso la discarica di Sovreco, applicando il regime di deposito temporaneo D15.
Le associazioni e i movimenti locali, pur esprimendo una cauta soddisfazione per l’individuazione di siti esteri di smaltimento, avvertono che le criticità già riscontrate rimangono inalterate, motivo per cui abbiamo presentato un ricorso al TAR. Resta quindi fondamentale che il Ministero dell’Ambiente riconsideri il decreto del 1° agosto per garantire un processo di bonifica trasparente e conforme alle legittime aspettative della comunità crotonese, che attende da tempo la risoluzione di tali problematiche ambientali.”
Nel frattempo, continuiamo a chiedere garanzie chiare e trasparenti sulle modalità di smaltimento e sugli impatti ambientali.
Il tema della gestione dei rifiuti da bonifica è al centro di un acceso dibattito tra Eni Rewind e le associazioni e i movimenti crotonesi e calabresi. Nonostante il decreto del 1° agosto voluto da Eni e dal Ministero dell’Ambiente, permane il principio secondo il quale tali rifiuti pericolosi, tra cui amianto e TENORM, debbano essere gestiti in modo responsabile nel rispetto della salute pubblica e dell’ambiente.
Leggendo gli articoli sui media riguardo a questa improvvisa inversione di rotta di Eni e al ritrovamento di dieci discariche disponibili, siamo soddisfatti, ma affinché questa comunicazione risulti credibile, ci aspettiamo che il Ministero dell’Ambiente ritiri il decreto del 1° agosto, tornando a quanto stabilito nel decreto del 2020.
In questo contesto, l’Arci Crotone, il WWF Italia, il WWF Crotone insieme al Movimento Ambiente e Salute hanno presentato un ricorso al TAR della Calabria per chiedere l’annullamento del decreto ministeriale del 1° agosto, che autorizzava Eni a non trasferire i rifiuti fuori dalla Calabria. Il ricorso sarà discusso il 19 febbraio 2025 e, per quanto ci riguarda, i motivi formulati dovranno essere presi in esame dal TAR.
Continueremo a cercare la migliore soluzione possibile per i cittadini crotonesi, promuovendo il dialogo tra le parti e monitorando attentamente la situazione, nell’esclusivo interesse della comunità.
In conclusione, invitiamo le istituzioni a garantire un processo di bonifica trasparente e sostenibile, in linea con le legittime aspettative della comunità che attende la bonifica da circa 30 anni, un periodo durante il quale si sono registrati anche numerosi decessi. Solo attraverso un’analisi rigorosa della documentazione e un coinvolgimento attivo delle parti interessate potremo affrontare con la necessaria serietà una questione così delicata.