Con quattro ordinanze appena depositate in relazione ai ricorsi promossi dal Comune di Crotone, dalla Provincia di Crotone, dalla Regione Calabria e dalle associazioni WWF e ARCI ai fini dell’annullamento del provvedimento del Ministero dell’Ambiente dello scorso 1 agosto 2024 di approvazione del progetto stralcio di revisione del POB Fase 2, il TAR della Calabria, ritenendo che le esigenze dei ricorrenti “siano apprezzabili favorevolmente e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio nel merito”, ha fissato l’udienza di merito per il prossimo 19 febbraio 2025.
In sostanza, il TAR ha ritenuto che, in presenza delle esigenze cautelari prospettate dagli enti ricorrenti, le complesse questioni proposte debbano essere esaminate con piena cognizione di causa. Per questa ragione ha fissato direttamente l’udienza di merito in una data molto ravvicinata rispetto agli ordinari tempi processuali, al fine di ottenere nel più breve tempo possibile una sentenza definitiva.
Rispetto al tenore del provvedimento, il sindaco Voce dichiara: «Ci fa piacere che il TAR abbia ritenuto esistenti le esigenze cautelari ed abbia quindi palesato l’intenzione di definire in pochi mesi la vicenda processuale. È auspicabile che da qui ai prossimi tre mesi ENI non ponga in essere atti incompatibili con le tesi sostenute nel nostro ricorso; altrimenti, laddove – come riteniamo – il TAR dovesse annullare i provvedimenti impugnati all’esito dell’udienza di merito, sarebbe chiamata a risarcire gli ingenti danni arrecati al territorio attraverso le pratiche illegittime eventualmente poste in essere.
Auspichiamo altresì che in questo poco tempo a disposizione, il Ministero prosegua nel palesato intento, esternato anche nella recente visita del dirigente generale delle bonifiche presso il MASE, di risolvere l’intera problematica, rimettendo al centro delle trattative la posizione degli enti territoriali coinvolti».