L’autrice calabrese Francesca Gallello è stata recentemente inserita nel prestigioso “Libro dei Poeti Internazionali per la Pace nel Mondo – 2024“, un’opera pubblicata in Egitto che raccoglie le voci di autori e autrici distinti per il loro impegno letterario, in particolare per la promozione della pace. Il volume, curato e tradotto in arabo dall’editore Nageh Ahmed, rappresenta un abbraccio di speranza e fratellanza, unendo culture diverse sotto l’insegna della poesia. Francesca, che spesso afferma che “la poesia è portatrice di pace”, è stata anche nominata “Ambassador for Peace” dalla Universal Peace Federation e “International Ambassador of Peace” dalla World Literary Forum Peace And Human Rights, grazie al suo instancabile contributo nel promuovere l’unione tra i popoli attraverso la letteratura.
Negli ultimi mesi, Francesca Gallello è stata inserita in altre importanti antologie. Tra queste, spicca “Poeti dal Mondo”, pubblicata in Turchia e tradotta dal giornalista, scrittore ed editore Arslan Bayir, direttore della casa editrice Baygenç Kitap. In quest’opera, che riunisce 58 autori, Francesca condivide è con cari amici e stimati colleghi, come Mujo Bucpapaj, editore e direttore del giornale “Il Nacional” (Albania), Byeong Cheol Kang, noto scrittore e poeta coreano, Dibran Filly, regista e direttore della rivista “Orfeu” (Kosovo), e Angela Kosta, scrittrice, poetessa e traduttrice, direttrice della rivista “Miriade”.
Un’altra significativa partecipazione di Francesca è nell’antologia “Poetike 2”, pubblicata dall’editore Dibran Filly della rivista “Orfeu” (Kosovo). Inoltre, Francesca è stata inclusa nel libro “Le donne, gemme poetiche globali”, curato da Angela Kosta, un’opera che vuole essere un contributo contro ogni forma di violenza sulle donne. Francesca esprime gratitudine verso Angela Kosta, che con grande generosità continua a promuovere le sue opere letterarie, includendola anche in un altro libro, “L’Intervista”, una raccolta di interviste a giornalisti ed editori pubblicata in Albania in lingua albanese.
Il percorso letterario di Francesca Gallello, che cavalca onde alte ormai da anni, ha attirato l’attenzione di editori internazionali. Di lei hanno recentemente scritto l’editore José Luis Rubio Zarzuela sulla rivista “Hazahar” in Spagna, e in Belgio, dove è seguita e apprezzata. In Egitto, l’editore حامد كونسوليرو le ha dedicato uno spazio sulla rivista “Al Masida”. In Bangladesh, il dott. MahbuburRahman, direttore del quotidiano “Daily Global NATION – DHAKA”, ha elogiato Francesca sia come poetessa che come donna impegnata nel sociale. Pochi mesi fa, in Bangladesh, Francesca è stata invitata a rappresentare l’Italia in un prestigioso evento letterario dedicato ai libri per l’infanzia. La sua arte poetica è stata celebrata anche in Grecia, sulla rivista “Polis magazine”, e negli Stati Uniti, dove la nota scrittrice Tamikio L. Dooley, President of HOTW Organization Artist, le ha dedicato ampi spazi. Le sue poesie sono inoltre pubblicate su riviste letterarie in Giappone, in Corea del sud, in Turchia, in Marocco, dove le hanno dedicati articoli speciali per i suoi 50 anni di scrittura, Kosovo eAlbania, come nel giornale nazionale “Il Nacional”, diretto da Mujo Bucpapaj.
“Il mondo letterario,” riflette Francesca Gallello, “è un universo particolare, fragile e al tempo stesso forte. Lo vedo come un mare che navigo da 50 anni, da quando, a soli nove anni, scrissi la mia prima novella. Scrivere significa entrare nei panni dei personaggi che si creano, vivere le loro vite, le loro storie quotidiane o avventure fantastiche. Per questo mi considero, prima di tutto, una romanziera.”
Francesca ricorda i tempi in cui scrivere era un processo molto diverso rispetto a oggi: “Quando ho iniziato, il computer era solo un sogno lontano, e possedere una macchina da scrivere mi sembrava quasi un lusso. Ho lavorato senza internet, affidandomi a dizionari voluminosi e traendo spunti da giornali e libri. È stato un percorso difficile, fatto di tanti sacrifici, ma nonostante le tempeste, posso dire di essere felice di aver attraversato questo mare, che mi ha resa forte e paziente, attenta ai piccoli gesti e alle problematiche quotidiane delle persone a me vicine.”
Con grande orgoglio, Francesca ripercorre i suoi inizi, ricordando coloro che l’hanno supportata: “Devo molto al prof. Pietro Scarpelli, che mi accolse giovanissima nel suo giornale ‘Il Setaccio’, e alla supplente che, in quarta elementare, mi costrinse a leggere un libro, aprendomi le porte al meraviglioso mondo della lettura. A mio marito Gennaro e i miei figli, Roberta e Federicoche mi danno forza e consigli”. Ma, sopra ogni cosa, il suo pensiero va alla bambina che era: “Timida e selvaggia, sognatrice e apparentemente ribelle, portavo nel cuore gioie e dolori troppo grandi per la mia età, questo mi ha costruita e insegnato a gestire le emozioni, rinchiudendole in un angolo del mio cuore che, ancora oggi, ogni tanto vado a trovare e vedo che sono sempre lì, non mi hanno mai abbandonata. La passione per la lettura e la scrittura è stata ed è una compagna fedele, un angelo custode che, tra una pagina e l’altra, lo sentivo spesso abbracciarmi.” In questa ricorrenza dei 50 anni di penna, se così posso definirli, non ho voluto festeggiare, non amo molto festeggiare le mie ricorrenze, però spero, tra i tanti impegni, di presentare i miei libri più recenti e raccontarmi non tanto per far sapere di me, ma per cercare di invogliare, i giovani in particolare, a leggere e a scrivere.
Francesca conclude con un consiglio che riflette la sua esperienza: “Un libro può essere una medicina, un balsamo per l’anima. È per questo che consiglio sempre di leggere, e ho educato i miei figli all’amore per la lettura. Invito tutti i genitori a fare lo stesso, perché leggere apre le menti e arricchisce il cuore.”