Cirò- Tramonti mozzafiato dal nuovo belvedere di San Nicodemo Abate, di recente restaurato, un luogo sacro, ubicato dietro la casa nativa del Santo, oggi chiesa dedicata all’Abate Basiliano nato nell’antica Psicro’/Psicron nel 900 e morto a Mammola nel 990, Santo Patrono e protettore delle due comunità. Del Restauro è stato interessato il muro di cinta che è stato abbassato ed al suo posto una artistica ringhiera realizzata dai migliori fabbri del luogo, grazie al comune di Cirò, al sindaco Mario Sculco e al proprietario del B&B San Nicodemo che ha collaborato alla sua realizzazione. Dove prima c’era un freddo muro alto e ombrato,oggi invece ci si può anche, e dalla ringhiera si può ammirare la bellezza paesaggistica del territorio, come la conca dei vigneti Doc della zona Vallo e, i paesi limitrofi che, di notte si accendono come tante lucciole, creando un’atmosfera unica. Se poi a questo ci aggiungi i favolosi tramonti rossi che, il cielo disegna ad ovest,il belvedere diventa una vera attrazione. Centinaia di turisti l’estate appena trascorsa hanno fatto visita al nuovo belvedere dopo aver visitato la chiesa del Santo Patrono, anche i Mammolesi giunti a Cirò durante la festa patronale hanno potuto ammirare il nuovo belvedere appena restaurato, che di notte si illumina con luci soffuse per poter ammirare il paesaggio. Inoltre tra la chiesa e la nuova ringhiera, affacciata nel vuoto, c’è la roccia del diavolo, dove il Santo si racconta, fu tentato da Lucifero , e lui per non cadere nel vuoto del burrone sottostante, si aggrappò alla roccia dove ancora oggi si possono vedere le sue impronte. Anche dentro la chiesa dietro l’altare , dove lui da piccolo, giocava , si può ammirare il pavimento fatto di roccia con la forma delle sua dita, visto che la roccia si lasciava deformare al suo contatto. San Nicodemo Abate di Cirò, fu proclamato Santo Patrono il 2 marzo del 1630 come si legge su un regesto di papa Urbano VIII. Dunque chi viene a visitare l’antico borgo non può non fermarsi, dopo la vista alla chiesa che custodisce alcune reliquie del Santo, fermarsi sul nuovo belvedere ad ammirare il paesaggio e la natura incontaminata del luogo.