Pallagorio, 27 agosto 2024 – La residenza d’artista “RADICI – RRËNJËT” ha visto la sua prima opera prendere forma in Arbëria, coinvolgendo profondamente la comunità arbëreshe del crotonese grazie al lavoro straordinario del duo artistico Ucci Ucci e a cura di Luana Leo, laureanda all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Il duo artistico UCCI UCCI, formato da Salvatore Crucitti e Gloria Zeppilli, che unisce arte, antropologia ed etnografia nella loro ricerca artistica. Nato nel 2020, il duo utilizza analisi sociologiche e ricerche estetiche per creare opere che riflettono il territorio e il suo contesto antropologico e ambientale. Le loro opere, performative e visive, sono influenzate da lingue, tradizioni, riti e paesaggi locali, e sono concepite come “oggetti ipertestuali”. La loro pratica artistica è interdisciplinare e relazionale, affrontando temi culturali e sociali per evocare culture nascoste o in via di estinzione. Il duo ha ottenuto vari riconoscimenti, arrivati finalisti alla Biennale College 2024 e vincitori del Mittelyoung 2024. Hanno anche fondato la rivista scientifica “IMPURE” e esposto in diverse mostre personali in Europa.
Installazione video: “Duhen drut të bëhet zjarri – Serve legna per fare il fuoco”.
L’opera, dal titolo evocativo “Duhen drut të bëhet zjarri – Serve legna per fare il fuoco”, è un’installazione video che esplora la cultura e l’identità della comunità arbëreshe di Pallagorio. Attraverso tre video, l’installazione affronta temi come lo spopolamento, la siccità culturale e la possibile perdita del patrimonio, sia materiale che immateriale, di questa antica comunità. I video presentano tre paesaggi simbolici: fuoco, terra e acqua, utilizzati come sfondo per rappresentazioni rituali tipiche della cultura arbëreshe, tra cui il ballo, il canto e il suono delle campane. Questi elementi naturali diventano metafore potenti delle sfide e delle resilienze della comunità.
Performance “Duhen drut të bëhet zjarri – Serve legna per fare il fuoco” e “Era – Il vento”
La performance ha preso la forma di un dispositivo relazionale, che ha mirato a costruire un dialogo tra gli abitanti della comunità, sia coloro che sono rimasti che quelli che vivono altrove. Sono state raccolte lettere da chi è fuori e da chi è dentro la comunità, lette poi da alcuni membri davanti a tutti, creando un ponte emotivo e culturale tra diverse generazioni e luoghi. Un lenzuolo steso a terra è stato segnato dagli anni di chi è stato lontano, utilizzando legno carbonizzato degli incendi che hanno colpito la regione. Questi incendi, le cui cicatrici nere sono visibili sulle montagne, sono stati trasformati in segno tangibile della storia e della resilienza della comunità. Le opere, donate dagli artisti alla residenza Radici – Rrënjët, saranno esposte in forma permanente presso il Muzé Spazio Arbëria di Pallagorio, in attesa di nuove opportunità espositive fuori dal territorio calabrese.
Dichiarazione di Luana Leo, Curatrice della Residenza.
“Questa residenza d’artista è nata con l’intento di esplorare e riscoprire le radici culturali della comunità arbëreshe, un patrimonio di inestimabile valore che rischia di scomparire a causa dello spopolamento e delle trasformazioni sociali. Con questa prima opera, siamo riusciti a creare uno spazio di riflessione e dialogo tra le generazioni, unendo la tradizione alla contemporaneità. L’arte si è fatta ponte, connettendo presente e passato, e speriamo possa essere un primo passo per valorizzare e preservare l’eredità culturale di questa comunità unica.”
Dichiarazione di Fabio Spadafora, Fili Meridiani.
“Il progetto ‘Fili Meridiani’ è nato per tessere legami tra le diverse anime del Sud Italia, e in questo contesto la residenza ‘RADICI – RRËNJËT’ rappresenta un tassello fondamentale. Attraverso l’arte, riusciamo a creare connessioni profonde tra le persone e i luoghi, rivelando storie e identità che rischiano di essere dimenticate. L’opera realizzata a Pallagorio non è solo un’esplorazione della cultura arbëreshe, ma anche un potente strumento per mantenere vive le nostre radici e per costruire un futuro condiviso.” Conclusione e prossimi passi La residenza d’artista “RADICI – RRËNJËT” continuerà il suo percorso nei prossimi mesi, con ulteriori interventi artistici e collaborazioni che mirano a rafforzare il legame tra la comunità arbëreshe e le sue radici. Le future iniziative includeranno laboratori, mostre e altri eventi partecipativi, volti a mantenere viva la memoria storica e a stimolare un rinnovato interesse verso le tradizioni locali.