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L’antica croce dei Passionisti ritorna dopo circa dieci anni al suo atavico posto su piazzale belvedere di Mavilia, era stata tolta durante la ristrutturazione del belvedere durante l’amministrazione dell’ex sindaco Mario Caruso. A volere il suo restauro e l’iniziativa di riportarla dove era sempre stata la Pro-Loco di Cirò col patrocinio del comune di Cirò. A rivelare il suo restauro, il sindaco Mario Sculco, a cui hanno partecipato il parroco don Massimo Sorrentino e don padre Giuseppe in rappresentanza dell’ordine dei Passionisti. A restaurare la croce in ferro l’artista e maestro Gianni Arcovio a cui ha collaborato Salvatore Stricagnolo, Il presidente della Pro-Loco Niki De Franco nel ringraziare il maestro Arcovio gli ha donato una targa di ringraziamento. Il sindaco e il vice sindaco inoltre hanno voluto ringraziare oltre l’artista Gianni Arcovio anche chi ha lottato affinchè l’opera ritornasse al suo posto tra cui Rino Colicchio che insieme al professore Giuseppe Siciliane hanno donato una targa di ringraziamento all’artista che dopo anni ha restaurato la croce dei passionisti, alla Pro-Loco artefice di tutto questo e all’amministrazione che è stata così sensibile. Nel 1936, quando era vescovo di Cariati Mons. Eugenio Faggiano, Passionista, cominciò la vera ricostruzione della chiesa del santuario della Madonna D’Itria, che però fu sospesa perchè intanto era scoppiata la seconda guerra mondiale. Soltanto nel 1971 il Santuario, così come appare oggi, fu inaugurato e affidato alla cura dei Padri Passionisti. Alla morte del Vescovo Mons. Faggiano, avvenuta nel 1956, i suoi resti mortali, furono successivamente traslati nella chiesetta , affinché il Vescovo Faggiano dormisse il sonno dei giusti nella sua diocesi, in quella Chiesa che egli aveva tanto sognato e avrebbe voluto creare sulla vetusta collina del Santuario dell’Itria. I suoi confratelli, tenaci collaboratori apostolici dello zelo pastorale del Vescovo Faggiano, ai tempi gloriosi della evangelizzazione della diocesi nelle forme indicate dalla POA, sono rimasti a Cirò anche quando gli altri sono partiti; essi hanno avuto fiducia nella Provvidenza ed hanno realizzato la loro Chiesa e casa Passionista secondo i pii desideri del loro Vescovo, confermando così la loro fruttuosa presenza apostolica in mezzo ad un popolo per il cui bene Mons. Faggiano e i Padri hanno dedicato tutto il loro fervore di sacerdoti, di apostoli, di passionisti. E sono stati proprio questi Passionisti che nel 1947 quando durante il periodo pasquale venivano a predicare il vangelo nella chiesa madre de Plateis in supporto al parroco della chiesa, che in loro ricordo lasciarono sull’antica piazzetta di Mavilia una croce, il simbolo del passaggio dei passionisti, croce che per anni è rimasta sulla piazzetta, ma che dopo la ricostruzione del belvedere, la croce era stata allontanata e depositata al cimitero. Questa operazione aveva destato stupore ed incredulità nei cittadini ed ora grazie alla Pro- Loco e al Sindaco, la croce è ritornata dove era stata ubicata da oltre 50 anni fa. Ancora oggi tra gli anziani c’è il forte ricordo dei passionisti, tanto che alcuni di loro, conservano ancora una spilla che i passionisti gli avevano regalato, sulla quale era incisa una croce.
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