Venerdì 8 marzo, I’ATS di Cirò Marina, tutta l’equipe multidisciplinare, guidata dalla responsabile e sensibile, Maria Natalina Ferrari, ha programmato un incontro formativo, valevole anche per l’ottenimento di crediti formativi per gli assistenti sociali, che ha avuto come tema centrale ma non solo, in concomitanza con la giornata internazionale della donna, la violenza di Genere, la violenza nelle relazioni di coppia, il codice rosso, la Convenzione di Istambul e il Revenge Porn, le funzioni dei centri antiviolenza. Il seminario formativo e informativo, come è stato detto dalla responsabile dell’ATS di Cirò Marina, “è stato dettato dall’esigenza di riuscire a sensibilizzare tutti gli attori socio educativi a intervenire sinergicamente e in rete, per proteggere le Donne, anche da chi dice di “amarle” e anche quando queste non riescono a sporge denuncia.” Durante il seminario, si è parlato in maniera molto pratica di quali siano i reati da Codice Rosso , cosa succede dopo avere sporto denuncia, “perché informarsi per difendersi e denunciare è diventato indispensabile”. Un seminario che è stato anche un momento per ricordare i progressi compiuti, dal diritto di voto alla partecipazione attiva nella vita politica, economica e sociale del Paese, ma anche per individuare le sfide ancora da affrontare per una vera parità, per una uguaglianza di opportunità e per una cultura del rispetto di genere. Il seminario si è svolto presso il teatro Alikia di Cirò Marina ed ha avuto come slogan “8 Marzo 365 giorni l’anno”. Ad aprire il seminario i doverosi saluti istituzionali portati dall’assessore alla P.I. Maria Grazia Panebianco, assente per impegni istituzionali il Sindaco Sergio Ferrari, che ha salutato con soddisfazione la partecipazione di molti studenti ai quali ha rivolto l’invito di “avere il massimo rispetto verso l’altro sesso, che sia amoroso o amicale”, non mancando di rivolgere un pensiero alla nostra compianta Antonella Lettieri, vittima di femminicidio e ancora solidarietà alla Dirigente Graziella Spinale; messaggio poi riproposto dalla presidente della commissione Pari Opportunità, Valentina Calabretta che ha invitato gli stessi giovani “ad amarsi e amare con rispetto, da persone libere”. Non è mancato il saluto e l’invito del Vice Brig. Del Norm di Cirò Marina, Antonella Caligiuri che ha sottolineato l’importanza del denunciare e la costante presenza dell’arma dei Carabinieri al fianco dei cittadini e delle donne in questi casi. A portare i saluti per l’Ordine professionale è stato il Vicepresidente Pasquale Colurcioi saluti che ha sottolineato l’azione dell’Assistente Sociale “finalizzata a prevenire e contrastare tutte le forme di discriminazione e di violenza, ponendo anche l’attenzione al ruolo trasversale del nostro agire professionale che è proteso al sostegno di donne in difficoltà, alla tutela dei figli vittime di violenza assistita”. Le relazioni molto puntuali e ricche di informazioni, metodi d’intervento e analisi, sono state a cura del Presidente dell’Associazione “Educando Peter Pan”, Gianluca Lumare che ha posto molte riflessioni sul Codice Rosso e la violenza di genere, soffermandosi sull’importanza del “sapere ascoltare”; quindi l’esperta in Psicologia Giuridica, consulente Tecnico del Tribunale Civile di Crotone, Francesca Megna che ha relazionato sulla violenza nelle relazioni di coppia; l’Avv. Pina Piperio, legale Centro Antiviolenza di Crotone, Udite Agar sulla Convenzione di Instambul e il “Revenge Porn”; la collega Felicia Foresta, Assistente Sociale del Centro “Udite Agar”, sulle funzioni dell’unico Centro Antiviolenza di Crotone. Interventi dei relatori che sono state inframmezzati da due gradevoli flash mob esibiti dalle scuole di danza “Etoile Academy” di Chiara Liotti e “Novadanza” di Cristina Fontanelle. Le conclusioni sono state affidate alla psicologa Pamela Liotti e all’educatrice professionale Isabella Cavallaro dell’ATS di Cirò Marina che con una performance molto coinvolgente ed emozionante, hanno portato sul palco del teatro un gruppo donne “vittime di inconsapevole isolamento.” Nascita di questo “Gruppo Donne” che ha avuto e ha, come intento primario far “vivere un luogo di accoglienza e custodia del dolore a coloro che sono riuscite a trovare in questo, un contenitore dove sfogare i propri dispiaceri passati e presenti, poi fonte di energie per trovare sollievo e soluzione alla sofferenza”.