Il web, come sentiamo spesso dire, permette di fare cose impensabili solo pochi anni fa. Per qualcuno la rapidità con cui le vite di tutto ruotano attorno all’innovazione, talvolta, è motivo di giusta preoccupazione. Per tantissime altre persone, invece, Internet è l’alleato migliore su cui contare per risparmiare, studiare e cogliere sempre nuove opportunità.
Oggi rappresenta lo strumento più consultato per prendere varie decisioni, come trovare un elenco dei migliori fornitori luce e gas, scegliere il medico a cui rivolgersi o prenotare una vacanza. Internet permette di dialogare più rapidamente con le PA, informarsi in modo libero e, quindi, orientare i trend di mercato grazie alla rapidità con cui fa circolare le informazioni.
Il dato più interessante del momento è quello che riguarda l’andamento delle vendite dei contenuti digitali online, intesi come prodotti da fruire come l’intrattenimento visivo, l’intelligenza artificiale generativa e il metaverso. Vediamo più da vicino gli aspetti salienti.
L’Osservatorio Digital Content: un mercato che vale oltre 3 miliardi
Il cambiamento nei comportamenti di acquisto degli italiani riflette una tendenza globale verso una maggiore attenzione e consapevolezza da parte dei consumatori. Internet, come catalizzatore di quest’evoluzione, gioca un ruolo chiave nell’informare e influenzare le decisioni d’acquisto.
Secondo i dati dell’Osservatorio Digital Content promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, la spesa dei consumatori italiani in contenuti digitali d’informazione e intrattenimento ha raggiunto i 3,6 miliardi di euro nel 2023, con una crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Questo aumento è principalmente attribuibile al rinnovato interesse degli utenti per una vasta gamma di contenuti digitali, con un focus particolare sull’informazione, i video di intrattenimento e i contenuti musicali.
Il settore più rilevante, in valore assoluto, è il Video Intrattenimento, che rappresenta il 44% della spesa totale, pari a circa 1,6 miliardi di euro. Il segmento continua a crescere anno dopo anno, registrando anche un +7% in termini di spesa del consumatore.
Lo stesso vale per la raccolta pubblicitaria nel settore, che ha registrato un notevole aumento del +14%: i modelli di Subscription Video On Demand (SVOD) sono ormai responsabili della quasi totalità della spesa del consumatore, evidenziando una preferenza crescente per gli abbonamenti a canone periodico.
La musica rimane un “classico”
Anche il settore dell’Audio Digitale, seppur rappresenti solo il 9% del totale del mercato, mostra una crescita significativa grazie a una spesa del consumatore in aumento del +18%. La musica in streaming è il contenuto digitalmente più maturo, mentre audiolibri e podcast stanno gradualmente guadagnando terreno, con un modello ad abbonamento predominante.
Nel panorama dei contenuti digitali, l’Informazione ed eBook rappresentano il 5% della spesa totale, con una crescita del +4% rispetto all’anno precedente. La raccolta pubblicitaria è un componente ampiamente maggioritario in questo settore, sottolineando che la spesa del consumatore rimane la voce minoritaria.
Il settore del Gaming, infine, copre il 42% della spesa del consumatore, con oltre 1,5 miliardi di euro: dopo una leggera contrazione nel 2022, il comparto ha registrato una crescita del +2% rispetto all’anno passato, consolidando così il proprio valore.