Il MUZÈ, in Arbëria crotonese, ha recentemente ospitato con grande successo un evento dedicato al “Plurilinguismo e internazionalizzazione in Arbëria”. L’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione per promuovere e valorizzare le minoranze linguistiche in Europa, nonché per diffondere le opportunità offerte dai programmi ERASMUS+ per l’Arbëria.
L’evento, organizzato da Fili Meridiani, ha preso il via con i saluti e l’introduzione del presidente Ursula Basta. Basta ha sottolineato l’impegno costante dell’associazione nella tutela e promozione della lingua e cultura arbëreshe, evidenziando la necessità di aprire nuove opportunità per le comunità che abitano questi territori interni, spesso complessi e difficili. Ha dichiarato: “Siamo fieri di promuovere la diversità linguistica e culturale dell’Arbëria e di offrire nuove prospettive di crescita e sviluppo per le nostre comunità.”
Kerin Fabiano, guida di Fili Meridiani e docente di lingua inglese, ha ripercorso il lavoro dell’associazione nel promuovere l’ospitalità e la scoperta dell’Arbëria da parte di gruppi provenienti da diverse parti d’Europa, tra cui Austria, Germania, Spagna, Portogallo e Lituania. Fabiano ha commentato: “Siamo entusiasti di poter facilitare gli scambi culturali e linguistici tra l’Arbëria e altri paesi europei. Questo evento è un passo importante verso una maggiore comprensione e collaborazione internazionale.”
Tra i relatori di spicco dell’evento, si è distinta l’Ambasciatrice Erasmus+ EDA Ornella Pegoraro, la quale ha illustrato le molteplici opportunità offerte dal Programma Erasmus+ e dalla piattaforma EPALE nel campo dell’educazione degli adulti. Pegoraro ha aggiunto: “Il Programma Erasmus+ rappresenta un’opportunità straordinaria per l’Arbëria e le sue comunità, permettendo loro di accedere a risorse e esperienze che contribuiscono alla crescita culturale e sociale.”
Gli interventi appassionati e intensi di Eleonora Stellatelli, docente di Italiano L2, sul tema “Plurilinguismo e minoranze in Europa”, e di Francesco Vignis, esperto in comunicazione, che ha trattato l’importanza della poesia dialettale come fulcro del patrimonio culturale da preservare, hanno arricchito il dibattito e stimolato la riflessione.
Stellatelli ha condiviso: “È fondamentale riconoscere e valorizzare la diversità linguistica presente in Europa, poiché essa arricchisce il nostro panorama culturale e sociale, promuovendo la comprensione e la coesione tra le diverse comunità.”
Vignis ha aggiunto: “La poesia dialettale rappresenta un ponte tra il passato e il presente, un mezzo per preservare le radici culturali e per trasmettere l’identità di una comunità. È importante proteggerla e promuoverla per garantire la continuità delle nostre tradizioni.”
Durante l’evento, è emerso un profondo apprezzamento per la cultura arbëreshë e l’unicità dei dialetti italiani, evidenziato anche nel vivace dibattito che ha coinvolto il pubblico presente sulla salvaguardia del patrimonio culturale e paesaggistico. Cameron Barnes, giovane laureata e assistente di madrelingua statunitense della Commissione Fulbright, ha fornito un interessante punto di vista esterno sulla ricchezza linguistica e culturale della Calabria.
La serata si è conclusa con emozionanti esibizioni di poesie e canti arbëreshë, grazie a Ciccio Mazza, che ha regalato momenti di coinvolgimento e partecipazione al pubblico presente.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto all’Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE – UNITA’ EPALE per i gadget offerti, che hanno contribuito a rendere l’evento ancora più speciale e memorabile.