Nella mattinata del 12 gennaio, i militari dell’Aliquota Operativa del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Petilia Policastro, coadiuvati nella fase esecutiva dal Comando Compagnia Carabinieri di Rende e dal Comando Stazione di Cotronei, hanno eseguito un’Ordinanza di Custodia Cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Crotone nei confronti di 2 persone, un 38enne ed un 51enne entrambi di Cotronei, ritenuti responsabili di tentato omicidio e porto illegaledi armi in luogo pubblico in concorso.
Il provvedimento scaturisce all’esito di delicata e minuziosa attività d’indagine condotta dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Petilia Policastro, in stretta sinergia con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, per fatti risalenti all’agosto 2022.
L’evento delittuoso è stato messo in atto dai due destinatari della misura proprio il 31 agosto 2022, quando, dopo un diverbio avuto con un soggetto di Cotronei per futili motivi, lo stesso fu colpito alla nuca da un proiettile esploso da una pistola detenuta illegalmente da uno dei due soggetti tratti in arresto, il tutto preceduto da un inseguimento con esplosione di colpi d’arma da fuoco indirizzati al furgone sul quale si trovava a bordo la vittima.
I militari della Compagnia Carabinieri di Petilia Policastro, attivatinella tarda serata del 31 agosto 2022 dal posto fisso di Polizia dell’Ospedale di Crotone che li informava di un soggetto giunto al pronto soccorso con ferite provocate da colpi di arma da fuoco, iniziavano nell’immediatezza i primi fondamentali accertamenti, tramite l’escussione a sommarie informazioni sia della vittima che dei parenti, nonché all’acquisizione delle immagini di sistemi di videosorveglianza.
La minuziosa e dettagliata ricostruzione del quadro indiziario,coordinata dalla Procura della Repubblica di Crotone, tramite escussione dei testimoni ed attività tecniche, ha permesso di cristallizzare la responsabilità dei due destinatari della misura, ritenuti gravemente indiziati di tentato omicidio e porto illegale di armi in concorso.
L’attività di indagine ha portato ad una dettagliata ricostruzione dell’evento delittuoso, caratterizzato da un’efferata modalità di condotta, evidenziando non solo la pericolosità dei due soggetti destinatari della misura ma anche una non comune professionalità nell’architettare e portare a conclusione il loro progetto criminoso, che per casi fortuiti non è culminato con la morte della vittima.
Entrambi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.