Tre suoni di tromba ad annunciare l’imminente esplosione delle cariche che da lì a poco avrebbero fatto crollarepalazzo Mangeruca, il bene sequestrato alla ndrangheta che dal 2012 è stato definitivamente confiscato. Pochi secondi per ridurre in polvere uno dei simboli del potere criminale in Calabria. Pochi minuti, dopo l’esplosione per vedere, dissolta la nube di polvere, i resti di sei piani di cemento che da molti anni deturpavano lo splendido scenario di vigneti e mare sulla costa ionica, tra Cirò Marina e M Torre Melissa, entrambe tra l’altro, bandiera blu. 400 Kg di dinamite suddivisi dagli esperti in più di 300 punti sono esplose in pochissimi secondi facendo collassare il manufatto. “ L’immobile, ha spiegato l’ingegnere che ha predisposto l’operazione, Giuseppe Misiano che lavora per l’azienda Lavori Stradali di Crotone è stato volutamente fatto adagiare verso la zona di campagna per non danneggiare la statale 106 e alcune abitazioni vicine. Un lavoro perfettamente eseguito che è stato salutato dagli applausi della folla, degli operatori, delle Istituzioni presenti, di semplici cittadini che hanno assistito alla demolizione. L’evento, primo in Calabria, ha visto la presenza di molte autorità Istituzionali Regionali con il governatore Roberto Occhiuto che intervistato ha detto “E’ bello abbattere un immobile costruito dalla ‘ndrangheta ed anche abusivo; oggi la Calabria distrugge ciò che la ‘ndrangheta ha costruito abusivamente, oggi la Calabria grazie alla sinergia tra i più alti livelli istituzionali “abbatte” la ndrangheta.” Ed ha aggiunto: “ LaRegione finanzierà tutti gli abbattimenti degli immobili confiscati alla criminalità organizzata per rivalutare le aree”. Era presente anche il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale Teo Luzi che ha sottolineato: “Abbattere un ecomostro costruito dalla ‘ndrangheta significa far prevalere lo Stato sul male”. Il generale Luzi, ricordando il lavoro svolto dai carabinieri contro la ndrangheta, ha voluto dedicare il risultato “ai tanti servitori dello Stato che in questa terra sono morti per la difesa e la legalità di questo territorio”.
Di “giorno importante per tutta l’Italia” e “segnale di vittoria della legalità” ha parlato il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani presente all’abbattimento del palazzo: “Questa è anche una vittoria contro l’arroganza delle mafie. L’unione attuata qui può essere un esempio per abbattere altri mostri costruiti dalla criminalità. Le istituzioni lanciano un messaggio: non esistono zone franche in Italia”.
Anche il viceministro alla giustizia, Francesco Paolo Sisto, giunto a Torre Melissa, ha sottolineato. “Oggi, per lo Stato, è una giornata in cui affermiamo il rispetto delle regole e restituiamo ai cittadini calabresi, all’Italia, un pezzo di territorio che qualcuno voleva invece indebitamente occupare”. Visibilmente emozionato ma al contempo orgoglioso di questo importantissimo segnale di legalità che l’evento testimonia, è stato il Sindaco di Melissa, Raffaele Falbo che ha parlato “di giornata storica per il mio territorio e per tutta la Calabria, perché, come ha detto, all’abbattimento del palazzo Mangeruca si possono dare due risposte: una legata allo strapotere della criminalità organizzata e dell’abusivismo. Abbattere il Mangeruca significa vedere il territorio riprendere la sua bellezza paesagistica, ritornando alla normalità”, Sull’area, dopo diverse ipotesi vagliate negli anni scorsi, in accordo con l’attuale Giunta Regionale e con l’allora assessore Fausto Orsomarso si è deciso da fare sorgere un’area attrezza per camper, dotata di tutti i servizi, puntando di fatto sul settore turistico. Un passo avanti verso la legalità guardando con occhio attento al futuro.
Siete riusciti a trasformare l abbattimento di un palazzo in un evento di lotta alla mafia
Era giusto abbatterlo ma ….
Vergognatevi, quel palazzo dal 2012 è di proprietà dello Stato e non più del mafioso
È stato lo Stato che per oltre dieci anni ha tenuto alto il nome della mafia.
Se questi sono i tempi……… eviterei di fare pubblicità alla tanto decantata lotta alla mafia, dopo oltre 10 anni di proprietà statale !!!!!
Non prendeteci in giro
Il proprietario di quell immobile è deceduto da molti anni,
vediamo se lor Signori in pompa magna hanno lo stesso coraggio a demolire altri immobili di mafiosi che sono ancora viventi e che veramente creano disturbo al paesaggio
Ma mi faccia il piacere ……… disse Totò