Siamo arrivati finalmente a dicembre, il mese più gettonato dopo quelli estivi per viaggi e vacanze. Tra mercatini di Natale e capitali europee, località sciistiche, luoghi esotici in cui godersi il mare in inverno, c’è davvero l’imbarazzo della scelta per i fortunati che sono prossimi alla partenza. In alcuni casi, però, anche il viaggio programmato nella maniera migliore può essere sconvolto da imprevisti. Imprevisti che possono verificarsi nei giorni precedenti alla partenza, durante la partenza stessa o una volta arrivati direttamente a destinazione. Vediamo quali sono i più frequenti e come gestirli nel modo giusto per non farsi rovinare irrimediabilmente le meritate ferie invernali.
Cos’è lo stress pre-partenza e come gestirlo?
Un viaggio è un’esperienza che arricchisce e permette di scoprire nuove realtà. Alcune persone, però, vivono i giorni che precedono la partenza con ansia e agitazione. Partire significa infatti uscire dalla routine quotidiana che rappresenta allo stesso tempo una “comfort zone” gestibile. Come gestire dunque questi momenti che potrebbero rivelarsi molto complicati?
La prima cosa da fare è risolvere le questioni lavorative pendenti per non “portarsi” lo stress in vacanza. La seconda è quella di partire preparati. Ovvero preparare il viaggio in anticipo stilando una lista di oggetti da mettere in valigia, organizzando le varie tappe, informandosi su cultura e sanità locali e, perché no, acquistando un’assicurazione di viaggio.
Dovrebbero essere preparativi sufficienti per non partire col piede sbagliato e in preda al panico.
Che fare se il volo è in ritardo o viene cancellato?
Il traffico aereo è recentemente tornato ai livelli pre-pandemia. Purtroppo, però, moltissimi operatori si sono fatti trovare impreparati dal boom di richieste arrivate negli ultimi due anni e non sono riusciti a garantire lo stesso livello di servizi. Una situazione che ha causato enormi disagi a chi vola sotto forma di ritardi aerei e cancellazioni improvvise di voli. Come affrontare un imprevisto del genere? La prima cosa da sapere è che in moltissimi casi abbiamo diritto a un rimborso al volo.
Come si legge sulle pagine di AirHelp, società specializzata nella tutela delle vittime dei disservizi aerei, il rimborso al volo può variare per i voli continentali tra i 250 e i 600 euro e scattano per i ritardi superiori alle 5 ore, per le cancellazioni con preavviso inferiore ai 14 giorni dalla partenza e per gli imbarchi negati in cui i passeggeri non vogliono accettare il volo alternativo offerto dalla compagnia.
Non danno invece diritto a nessun risarcimento ritardi e cancellazioni dovute a circostanze eccezionali come problemi di carattere medico, politico o sanitario, difficili condizioni climatiche, limitazioni del traffico aereo e problemi ai radar dell’aeroporto.
Diversa, infine, la situazione rimborsi e risarcimenti per i voli internazionali e per quelli negli Stati Uniti in cui i passeggeri hanno tutele decisamente inferiori. Per i primi la legge garantisce il rimborso dei soli danni causati dal disservizio. Per i secondi la decisione di rimborsarci o meno spetta in primis alla compagnia di volo.
Come chiedere il rimborso del biglietto?
Se abbiamo deciso di volare e ci troviamo di fronte a questo imprevisto abbiamo 3 modi possibili per chiedere il rimborso del biglietto aereo.
- Possiamo farlo direttamente in aeroporto presentando tutti i documenti e i fogli di prenotazione allo sportello della compagnia.
- La seconda alternativa, se non possiamo o non vogliamo rimanere nella struttura, è quella di inoltrare la pratica online se l’operatore ha un form dedicato sul proprio sito.
- Terza alternativa è quella di inviare la documentazione a una delle società che si occupano di rimborsi e risarcimenti e affidare la richiesta di risarcimento ai loro esperti.
Lo smarrimento delle valigie: che fare se in aeroporto non arrivano i bagagli?
Una delle paure più grandi di chi viaggia in aereo è quella di non veder comparire il proprio bagaglio sul nastro trasportatore dell’aeroporto. Che fare se succede anche a noi? Non facciamoci prendere dal panico e recuperiamo la carta d’imbarco e la ricevuta di registrazione del bagaglio. Prima di uscire dallo scalo segnaliamo eventuali danni o smarrimenti, compiliamo i moduli necessari e armiamoci di un po’ di pazienza. La legge ci offre ampie tutele in merito, non ultimo il risarcimento per gli oggetti danneggiati o persi in maniera definitiva.
Quali sono gli imprevisti di viaggio più frequenti?
Non mancano anche statistiche relative agli imprevisti di viaggio più frequenti con cui sfortunati viaggiatori si sono trovati a dover fare i conti. Nella top ten delle sfortune troviamo, in ordine sparso, lo smarrimento del compagno, la mancata realizzazione di tutte le attività programmate, gli imprevisti di carattere climatico, quelli di carattere medico-sanitario e lo smarrimento di oggetti come portafogli, smartphone, documenti di prenotazione e oggetti di valore.
Altrettanto frequenti i disagi dovuti a cancellazioni della prenotazione dell’hotel o a strutture ricettive di bassa o bassissima qualità.
Meno frequenti a livello statistico, per fortuna, problemi come le rapine, le truffe, gli incidenti d’auto e le catastrofi naturali.