Nota a cura di Francesca Gallello.
Cirò Marina – Schiva e riservata, come è nel suo stile, sempre affrontando la vita convinta che bisogna sempre essere “in servizio” per qualcuno o qualcosa, Lucia Sacco, attualmente Dirigente del Polo D’Infanzia Baby Kinder Park e – Family Center e del Nido “Rondine Allegra” di Crucoli, consigliere del CSV Calabria Centro, Presidente nazionale della Fis Raider, è stata nominata Ambasciatrice per la Calabria dal MIG (Movimento Italiano per la Gentilezza). Un riconoscimento al suo impegno sociale, dedicato all’infanzia e al mondo giovanile, che già le era stato tributato con il premio Sciacca a Roma negli anni scorsi e con il premio Radici, che ancora oggi, dopo oltre trent’anni, continua a vederla impegnata, perché sempre più convinta che “Oggi c’è un gran bisogno di gentilezza”. Lucia Sacco, sempre attiva e presente la dove c’è cultura e socialità, dove necessita sostegno e solidarietà. Questo riconoscimento va ad una persona davvero speciale, nobile d’animo e sensibile fino ad impegnarsi attivamente e fattivamente sempre con il sorriso, anche nelle giornate di grande stanchezza fisica e psicologica, e sempre con garbo e gentilezza. Una donna dalla forza umana immensa e meritevole di questo riconoscimento. Il MIG MIG (Movimento Italiano per la Gentilezza) nasce nel 2000 nella Città di Parma, grazie alla volontà dei coniugi Aiassa, oggi, la Presidenza risiede a Palermo. A guidarla, l’Alto Rappresentante per l’Italia,Natalia Re. “Il MIG, da subito riconosciuto dal World Kindness Movement (Movimento Mondiale), opera nel diffondere quanto più possibile il principio ispiratore, che vuole in ognuno di noi la disponibilità a comprendere i problemi del nostro prossimo e cercare di risolverli, ricevendone in cambio la soddisfazione intima e preziosa di aver aiutato qualcuno. Nella nostra epoca e nel nostro contesto sociale, l’obiettivo emergente risulta essere una più profonda e concreta diffusione della gentilezza fra i concittadini, del senso civico, del rispetto delle regole, della cosa pubblica, dell’ambiente e delle persone, nel quadro di una più armonica convivenza tra gli uomini. Un riconoscimento che come è scritto nella motivazione trasmessa dal Presidente Natalia Re, Lucia Sacco, lo vive nella quotidianità. E’ stata scelta la data del 13 novembre per celebrare la giornata mondiale delle gentilezza perché ricorda il giorno d’inizio della conferenza del World Kindness Movement svoltasi a Tokyo nel 1997, che portò alla firma della Dichiarazione della Gentilezza Questa festività è stata istituita nel 1998 dal World Kindness Movement, un’organizzazione che promuove il potere positivo della gentilezza e si propone di ispirare gesti di generosità e altruismo «per creare un mondo più gentile.
Quanto grande è il bisogno di gentilezza? “Negli ultimi anni un clima crescente di rabbia e frustrazione hanno preso il sopravvento in molti, forse troppi, ambiti delle nostre vite. Basti pensare ai toni ed alle parole che ascoltiamo in alcune interviste o dalle persone quotidianamente, per non parlare di quello che emerge dalla giungla incontrollata dei Social”. Indubbiamente la gentilezza sembra oggi un valore fuori moda? “La verità, ci dice ancora, insegnare la gentilezza, soprattutto ai bambini e ai giovani, significa aiutare i futuri adulti ad essere migliori.”
Ma cos’é la Gentilezza? “Per educare alla gentilezza bisogna prima di tutto viverla ed incarnarla. È impossibile trasmettere un valore se non lo si vive nella quotidianità. Il nostro modo di agire automatico è quello che ha maggior impatto. Educare alla gentilezza vuol dire insegnare l’empatia. E per insegnare l’empatia bisogna essere empatici. Non ci sono formule magiche, lezioni da impartire, prediche da fare. Bisogna sentire, pensare e agire con empatia e questo porta alla gentilezza. Come si insegna la gentilezza?
“Se il bambino vive esperienze in cui si sente approcciato con gentilezza e rispetto imparerà quel modo di fare, imparerà che le persone ti accolgono e ti comprendono e così, forte della pienezza che questa sicurezza regala, sentirà, penserà ed agirà con rispetto e gentilezza.
Ci fa un esempio semplice di come insegnare la gentilezza?
In pratica: osserviamo i nostri gesti e ascoltiamo le nostre parole. Sono davvero rispettose? Proviamo a fare uno sforzo e a guardare quale messaggio stiamo trasmettendo quando per esempio la mattina di fretta ci rivolgiamo a nostro figlio con un “Dai sbrigati, sei più lento di una lumaca” o quando rispondiamo ad una sua richiesta con un secco “No, non pensarci neanche lontanamente”. ( Dalla lettera di nomina) Il “Movimento Italiano per Gentilezza” sin dalla sua genesi, ha percorso il suo cammino attraverso la collaborazione autorevole di persone, che hanno deciso in maniera volontaria di impegnarsi nella diffusione dei principi ispiratori, e nell’attuazione di buone pratiche su tutto il territorio nazionale. Il nostro è un invito a chiunque volesse unirsi a diffondere un messaggio potente: “Vive ciò che curiamo, non solo ciò che seminiamo”. L’Ambasciatrice è colei che interviene, in maniera volontaria, nell’ambito del territorio regionale prescelto, organizzando attività in contesti pubblici e privati. È colei che applica la sua azione in sistemi culturali, scolastici, associativi, sportivi ed istituzionali coinvolgendo Target differenti. L’attività deve essere concordata con il MIG, e diffusa nei sistemi di informazione e comunicazione, quando necessita.
È dalle piccole cose che inizia un grande cambiamento. Da queste convinte considerazioni, la motivazione inserita nella lettera di nomina, che recita: “In virtù della Policy, sopracitata, ritengo ineludibile nominarLa ‘Ambasciatrice della Regione Calabria’ per l’impegno, che da sempre mette in atto per la crescita del Suo territorio, con particolare attenzione al mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.
Francesca Gallello