Si è svolta a Carfizzi, il 4 settembre, la seconda edizione del Galarte Arberesh, l’evento dedicato alla consegna dei premi per le eccellenze provenienti dai paesi albanofoni. L’edizione del 2023 è stata dedicata alla premiazione di figure che negli anni si sono distinti nella divulgazione del patrimonio culturale e della lingua Arberesh e per le attività educative ed accademiche volte alla tutela della minoranza linguistica.
A condurre la giornata il team del Galarte: Rose Marie Surace, presidente del Gruppo Antropologico Rotese che da lungo tempo si dedica alla valorizzazione del patrimonio culturale arbereshe e il maestro Giacomo Vercillo (ideatore dello storico premio Galarte che da 25 anni premia le eccellenze italiane) unitamente a Ettore Bonanno, socio dell’associazione di Fili Meridiani che ha curato la logistica e l’organizzazione dell’evento con la collaborazione del comune di Carfizzi.
La serata, anticipata dall’anteprima delle mostre che saranno successivamente esposte nei tre paesi Arberesh del crotonese (Carfizzi, Pallagorio e San NIcola dell’Alto) presso il Parco Letterario Carmine Abate, si è svolta in una piazza Skandemberg gremita e allestita a festa. Ad aprire la manifestazione il sindaco di Carfizzi Mario Antonio Amato che ha rimarcato con orgoglio la presenza del premio nel suo piccolo paese: “Siamo orgogliosi che l’organizzazione del premio abbia scelto Carfizzi per questa edizione. Come amministrazione abbiamo supportato gli organizzatori e dato la massima disponibilità per rendere questa giornata un momento di valore per tutte e tre le comunità Arberesh del crotonese”.
Dopo i saluti istituzionali si è passati alle premiazioni delle eccellenze:
1. Raffaele Marsico, Antonio Santoro, Mariannina Leonetti e Rosetta Panzarella – Rispettivamente ex preside, attuale dirigente e docenti dell’IC Verzino;
2. Prof. Marietta Costantino – Docente di Carfizzi impegnata da anni nell’educazione all’utilizzo della lingua Arberesh;
3. Bua Annunziata, Daniela Zanfini, Francesco Prezzo – Progetto Pse Jo arberisht, Gjuha Jone
4. prof. Giuseppina Turano – Docente e Ricercatrice di lingua e cultura Albanese
5. prof. Vincenzo Belmonte – accademico studioso
6. prof. Cettina Mazzei – Docente e divulgatrice della lingua arberesh
7. Nicola Bavasso – Giornalista
8. Domenico Gentile – Foodblogger
9. Noemi Spinetti – Influencer
10. Arber Agalliu – Giornalista e Influencer
11. Esperia Tv – Rete tv
12. Banda musicale Distretto arberesh
13. Carmine Abate – scrittore
14. Ajiri i Lumit – gruppo di ricerca musicale di San Martino di Finita, diretto da Jessica Novello.
“Carfizzi e il Galarte Arberesh sono un connubio di bellezza, arte, storia e tradizioni locali – ha dichiarato Ettore Bonanno di Fili Meridiani – che non terminerà con questa serata. Infatti, la celebrazione di questo premio è solo
l’inizio di una collaborazione più ampia, abbracciando anche Pallagorio e San Nicola dell’Alto, che prende forma con le mostre che saranno esposte per il mese di settembre nei tre paesi Arberesh:
– A Pallagorio presso il Muzé – Spazio Arberia la mostra “Metriche Arbëreshe” a cura del fotografo Gianfranco Bellusci;
– A Carfizzi presso il Municipio la mostra “Echi dal passato: Tracce di una realtà in dissolvenza” a cura della fotografa Grazia Beatrice Posteraro;
– A San Nicola dell’Alto presso la sala consiliare del comune, la mostra “Giorgio Castriota Skandemberg” a cura del dipartimento di Albanologia dell’Università della Calabria.
A manifestazione conclusa i premiati e gli ospiti hanno goduto di una gioiosa serata allietata dai canti della tradizione dai piatti tipici arbereshe a suggellare l’amicizia fra Arbereshe provenienti da tante comunità della Calabria. Rose Marie Surace a nome del team del Galarte ha espresso un caloroso ringraziamento al professore Francesco Altimari, ordinario di lingua e letteratura albanese all’Università della Calabria, che rappresenta il principale punto di riferimento per quanti operano in Arberia e all’Associazione Fili Meridiani e all’Amministrazione Comunale di Carfizzi che si sono dimostrati partner preziosi per la realizzazione del progetto. Carfizzi e il suo parco letterario sono stati il migliore scenario per promuovere il patrimonio della comunità Arbereshe che resta il miracolo antropologico dipasoliniana memoria. Chiude poi con la promessa di tornare a visitare le comunità arbereshe del Crotonese perché è stato costruito un ponte di amicizia e stima che ci vedrà insieme per altre iniziative culturali.
Le serate di cultura fanno bene all’anima, complimenti agli organizzatori. Ciao Carmine senza i baffi non ti avevo riconosciuto. Un caro saluto alla comunità di Carfizzi. Giacomo Brugnano Poeta e Scrittore.