Un cambio alla guida dei tre settori, in rispetto di quanto già preannunciato all’indomani dell’elezione della compagine guidata da Sergio Ferrari.
Un consiglio comunale quello del 31 luglio, che ridisegna la giunta Comunale della città. Presidente del Consiglio sarà il già assessore allo sport, Ferdinando Alfì che subentra al già presidente del consiglio, Francesca Aloisio la quale diventa assessore al personale e altre deleghe; come assessore al Turismo, subentra il consigliere Giuseppe Strancia , che subentra al già assessore, Virginia Marasco. Un cambio alla guida dei tre settori, in rispetto di quanto già preannunciato all’indomani dell’elezione della compagine guidata da Sergio Ferrari. Una votazione che ha registrato l’unanimità dei presenti ma che, bisogna segnalare per dovere di cronaca, era assente buona parte della minoranza che con una nota a parte ha contestato il metodo. Un consiglio che ha quindi rimodulato la componente governativa dell’Ente che, comunque, ha ribadito per voce degli intervenuti, una sinergica convergenza da parte di tutti i nuovi assessori nel dare sostegno all’azione amministrativa, sul solco di quanto fino ad oggi fatto. Non sono mancati di ringraziamenti e gli apprezzamenti da parte del Sindaco per ognuno per quanto fatto e per quanto si accingeranno a fare.
Nota dell’opposizione che riportiamo per come pervenuta.
“Comunichiamo la nostra assenza al Consiglio di oggi in maniera congiunta ed unita per esprimervi la nostra disapprovazione per i metodi usati nella convocazione e su tutto ciò che si è verificato a seguire. Non è stata convocata in tempo la conferenza dei capigruppo nella quale si sarebbero dovuto discutere i punti dell’ordine del giorno, e magari apprendere nella sede opportuna delle dimissioni del Presidente del Consiglio e non da una Pec e poi successivamente dalla stampa.
Siamo fortemente preoccupati per come questa gestione della Politica e della Democrazia nella massima assise venga interpretata dall’attuale amministrazione comunale.
La sostituzione di un Presidente del Consiglio non può avvenire come un semplice cambio di “pedine” per far rientrare una stabilità di gruppi che compongono la maggioranza.
Dov’è finita quell’apertura alle forze di opposizione che il Sindaco fece appena eletto, quando pronunciò a bocca piena “uniamo i banchi per il bene della cittadina”? Allora, lo ricordiamo, il Sindaco propose la Presidenza del Consiglio alle forze di opposizione per poi, opportunisticamente, eleggere un membro della sua maggioranza. Oggi addirittura, nonostante l’opposizione responsabile di questi anni, si sostituisce il Presidente del consiglio nel più assoluto silenzio e senza coinvolgere le forze presenti in Consiglio. E allora caro Sindaco, cari consiglieri di maggioranza, se queste sono le modalità con le quali intendete gestire la casa dei cittadini fate pure e fatelo da soli.
Per noi la Politica rimane condivisione, ed il rispetto per le istituzioni non può essere messo da parte per coprire questioni di stabilità interne. Le modalità adottate fanno venire meno quell’agibilità democratica necessaria a garantire democrazia e rispetto del mandato elettorale per il quale siamo stati, tutti, chiamati ad amministrare.”