CRUCOLI – Sono state dodici ore di inferno quelle vissute dai cittadini di Crucoli tra il pomeriggio di martedì 26 e l’alba di oggi per il devastante incendio che si è sviluppato dal versante a valle del rione San Cataldo, lambendo poi tutte le case dei rioni Annunziata e Scaccera, fino ad aggredire con fiamme altissime alimentate dal vento le viuzze a valle di zona Santa Maria, dove sono andate a fuoco finestre e tetti di abitazioni e del Museo dell’arte Contadina, situate su via Rattazzi. Ovviamente è stato necessario evacuare le famiglie delle case vicine.
Dal racconto dello stesso Sindaco, Cataldo Librandi, presente sul posto in prima persona assieme ai consiglieri Francesco Gagliardi e Saverio Punelli, determinante è stato l’intervento di decine e decine di cittadini che, assieme al primo cittadino, hanno utilizzato tubi in gomma e secchi per creare delle catene umane e sversare più acqua possibile sulle fiamme.
Le quali, scoppiate dalle 14,00 nella vallata al di sotto di via San Cataldo (periferia ovest del paese) hanno man mano risalito il costone fino alle abitazioni e qui il primo intervento di volontari e Sindaco con a disposizione, purtroppo, solo un’autocisterna della Protezione Civile giunta in assenza di automezzi dei vigili del fuoco impegnati in altri incendi sul territorio provinciale.
Poi però, complice il costante aumento della temperatura e del vento, l’incendio si è rapidamente spostato verso est e, con l’imbrunire, era sempre più evidente la cortina di fumo che nella vicina Torretta dava l’impressione di un annuvolamento dal colore sempre più rossastro.
Verso le 18,00, dopo continue ed vibrate sollecitazioni da parte del Sindaco con tutti gli organi istituzionali del territorio (Vigili del fuoco, Calabria Verde, Protezione Civile, Prefettura, Questura e Carabinieri), pur con enormi difficoltà di comunicazioni a causa della contemporanea interruzione delle linee telefoniche nei due centri abitati, è arrivata in paese una prima squadra di pompieri che si è diretta nella zona in quel momento più aggredita dall’incendio, anche se nel frattempo le fiamme iniziavano a devastare irrimediabilmente i tetti e le finestre di alcune case di via Rattazzi, fortunatamente fatte evacuare o disabitate.
E fino a tarda notte è stato un continuo prodigarsi di cittadini, volontari e rappresentanti del Comune, nonché un’impresa di manutenzione con una propria autocisterna, ed una seconda squadra di pompieri arrivati dal distaccamento di Petilia Policastro, a combattere una vera e propria corsa contro il tempo su quel vasto incendio che da lontano disegnava uno spaventoso contorno rosso sotto il cielo notturno di Crucoli.
Una sfida che, fortunatamente, la collaborazione umana ha vinto verso le quattro di mercoledì, con le fiamme tutte spente e sostituite da strisce di fumo che si alzavano in cielo ancora nella mattinata.
“Ringrazio tutti i cittadini di Crucoli che si sono prodigate con ogni mezzo ed anche a mani nude contro la devastazione del fuoco – ha detto il giorno dopo il Sindaco Librandi, ancora stremato dalla stanchezza, – come pure gli operatori intervenuti seppure in ritardo, ma rimango profondamente deluso dalla mancanza di vicinanza e dalla scarsa tempestività con cui le istituzioni preposte si sono interfacciate con noi, perché capisco l’emergenza in tutta la provincia, ma ieri Crucoli bruciava letteralmente e noi eravamo stati lasciati soli.”
(foto, per gentile concessione di Antonio Fazio)