Esplorando le prospettive del mercato nazionale e internazionale alla luce di un’accurata analisi di mercato e strategie di promozione.
Il Consorzio di Tutela e Valorizzazione dei Vini Cirò e Melissa Doc con un importante convegno, svolto preso il Borgo Saverona, ha messo sotto i riflettori un importante momento di riflessione sullo stato attuale del mercato dei vini di Cirò e su quelle che sono le prospettive future. Lo spunto fondamentale è stato dato dall’analisi dei dati prodotti da Wine Intelligence, azienda internazionale leader nel campo della statistica, delle ricerche di mercato e nel marketing del vino, cui il Consorzio ha commissionato un accurato studio sul Cirò, sulla sua situazione attuale e sulle prospettive, mettendo in risalto i dati ricavati da un’indagine accurata svolta sul mercato Italiano e quello Tedesco. Esperti del settore, aziende, agricoltori, istituzioni, si sono confrontati portando le loro considerazioni, analisi e strategie per trovare azioni promozionali efficaci che, partendo dai dati certi illustrati dal docente esperto di marketing, Pierpaolo Penco, che ha evidenziato, numeri alla mano, come il vino Cirò viene “percepito come vino economico” a fronte di una qualità maggiore. Dalle analisi dei numeri, sui due mercati principali, quello Italiano e quello Tedesco è emerso quanto sia necessario trasformare i dati in azioni promozionali. Lo studio è stato finanziato dallo stesso Consorzio, insieme a Città del Vino, il Comune di Cirò Marina e la Regione Calabria, incentrato sull’analisi dei dati di mercato e marketing dei vini di Cirò, con particolare focus, come dicevamo, sul mercato nazionale e sul mercato tedesco. Durante il convegno sono intervenuti molteplici esperti del settore, provenienti dal settore, diverse istituzioni e organizzazioni. Ha aperto i lavori Raffaele Librandi, Presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa, che nel ringraziare quanti, nonostante il gran caldo sono intervenuti, haintrodotto i lavori, Pierpaolo Penco Docente ed esperto di marketing del vino, Angelo Radica, Presidente nazionale Associazione Città del Vino, Giacomo Giovinazzo Direttore generale Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, Sergio Ferrari, Presidente della Provincia e Sindaco di Cirò Marina e Gianluca Gallo Assessore all’Agricoltura, Risorse agroalimentari e forestazione della Regione Calabria, che di fatto ha chiuso i lavori. Come dicevamo, l’obbiettivo finale del convegno è quello di trasformare i dati emersi dallo studio in azioni concrete volte a promuovere l’identità e la qualità dei vini del cirotano a livello nazionale ed internazionale. Questo studio, infatti, come detto da Raffaele LIbrandi, rappresenta il tangibile e concreto impegno del Consorzio di Tutela Vini DOC Cirò e Melissa a rafforzare l’immagine e la reputazione dei vini della denominazione e di un territorio vitivinicolo unico al mondo. Un’analisi, come è stato detto che deve essere un punto di partenza per il rilancio del Vino Cirò che, come anche affermato da Angelo Radica, deve maggiormente professionalizzarsi, spingendo la ricerca ma anche avendo cura di produrre maggiore professionalità, magari, come ha detto il viticoltore Cataldo Calabretta, cominciando a partire dalla formazione continua e costante, per garantire una maggiore accessibilità, perché il vino è “un grande attrattore di cultura”. Un’analisi che per dipingendo un quadro che pone il vino Cirò nei piani bassi delle Doc, deve essere un punto di partenza per l’inizio di una nuova fase, come ha anche detto Giacomo Giovinazzo, “un punto di maturità per iniziare una nuova fase”. Concetto ripreso dal Sindaco, Sergio Ferrari che ricordando la grande diffusione del settore nel nostro territorio, con un movimento giovanile sempre più impegnato a sviluppare il settore vitivinicolo, deve insistere e trasformare i punti di debolezza in punti di forza. “Traguardo che si raggiunge se si lavora tutti con strade convergenti verso lo stesso obbiettivo, oggi ancor più raggiungibile dopo avere ottenuto, si attende solo il decreto, la DOCG. E’ necessario per questo, come ha detto l’assessore regionale, Gianluca Gallo, legare con azioni più convergenti il vino alla nostra terra di Calabria, per creare un Brand che finalmente leghi il vino di Cirò, ma non solo, alla terra di Calabria, ricca di storia, tradizioni, cultura, ambiente. Vino Cirò, Vini di Calabria, legati ad una azione promozionale dell’intera regione, per guadagnare quella visibilità che altri vini portano con sé. Concetto, espresso a margine del degli interventi, dal noto enologo, Andrea Lanati, che sollecitato ad intervenire ha detto che la “la qualità non basta più, ma un’azione di marketing efficace, affiancata alla promozione territoriale, potrà riuscire a vendere l’intero territorio, perché nessuno ha più storia del Cirò e della biodiversità del nostro territorio. Una nuova fase che partendo dalle criticità dettate dai numeri della ricerca di marketing, di contro potrà contare sulla sinergica azione della Politica regionale, provinciale e locale, dell’intera Calabria.