Nell’area della discarica di località Pipino nel comune di Scala Coeli, l’installazione di un impianto di trattamento del percolato era prevista secondo i progetti. Tuttavia, in questo contesto ambiguo noto come “Pipino”, dove tutto sembra possibile, ma anche il contrario, è necessario esplorare le circostanze che hanno portato a uno sversamento incontrollato del percolato nella discarica. Nel presente articolo, esamineremo la relazione tecnica dell’impianto di trattamento e analizzeremo la situazione attuale, evidenziando le implicazioni ambientali.
Il ruolo dell’impianto di trattamento: Secondo la relazione tecnica allegata al decreto 14284/2019 di autorizzazione, il sistema di trattamento del percolato utilizza la tecnologia dell’osmosi inversa. Tale processo genera due flussi distinti: un effluente liquido depurato, conforme alle normative ambientali, destinato al punto di scarico designato, e un concentrato contenente gli inquinanti estratti dal percolato, il quale dovrebbe essere reimmesso nella discarica in conformità con le norme del D.Lgs. 36/2003.
I benefici ambientali attesi: L’adozione di un impianto di trattamento interno alla discarica offre vantaggi ambientali immediati, eliminando i rischi legati al trasporto e allo smaltimento del percolato presso impianti esterni. Evitando il trasporto su strada di consistenti quantità di rifiuti liquidi, si riduce l’impatto ambientale dovuto al traffico veicolare e si mitigano i potenziali rischi di sversamenti accidentali. L’impianto consente di chiudere il ciclo del percolato all’interno dello stesso sito di produzione dei rifiuti, garantendo un’efficiente gestione anche durante periodi piovosi con elevate quantità di liquidi inquinanti da trattare. La capacità di trattamento proposta dell’impianto è di 2,1 m3/h, corrispondenti a 50 m3/giorno, operante in modo continuo per 330 giorni all’anno.
L’interrogativo sull’incontrollato sversamento: Considerando l’impianto di trattamento progettato per gestire il percolato prodotto internamente alla discarica, ci si chiede come sia stato possibile verificare uno sversamento incontrollato del percolato nella discarica stesso al 22/06/2023. Saranno analizzate le cause possibili di tale incidente, valutando le implicazioni ambientali e discutendo la necessità di interventi immediati per risolvere la situazione.
Conclusioni: La foto allegata evidenzia il livello raggiunto dal percolato nella discarica al 22/06/2023, con il cambio di colore del telo che indica un battente di altezza non inferiore a un metro, conformemente al D.Lgs. 36/2003. È fondamentale comprendere le ragioni alla base dello sversamento incontrollato del percolato nonostante la presenza dell’impianto di trattamento proposto. Solo attraverso un’indagine approfondita e l’attuazione di misure correttive adeguate sarà possibile affrontare questa problematica e mitigare le conseguenze ambientali negative.