I Consiglieri CGIE eletti in Germania, sono stati convocati il 14 giugno dall’Ambasciata d’Italia a Berlino, per un incontro in preparazione dell’Assemblea Costituente il nuovo CGIE, indetta a Roma dal 19 al 23 giugno.
Già in occasione dell’ultima riunione dei Presidenti Comites, ovvero l’Intercomites del 13 maggio scorso tenutosi a Wolfsburg, il CGIE/Germania ha anticipato una serie di proposte direttamente al MAECI, rappresentato in quell’occasione dal Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie, il Ministro Plenipotenziario Luigi Maria Vignali
Riaprire le sedi consolari già soppresse in Germania.
Proprio in occasione della riunione Intercomites, il Consigliere CGIE/Germania, Dott. Tommaso Conte, ha esposto un’articolata premessa:
“La rete consolare italiana in Germania è stata tra le più colpite dall’ondata di chiusure dopo il 2010, con la soppressione dei Consolati di Amburgo, Norimberga, Saarbrücken e dell’Agenzia Consolare di Mannheim. Solo nel 2021, è stato riaperto lo Sportello Consolare a Saarbrücken con 2 impiegati a contratto, applicando una formula ripetibile in ogni altro centro già sede di consolato, e a costo zero. Il “modello Saarbrücken” prevede, infatti, l’apertura di unità distaccate (sportelli consolari) con esiguo numero di personale (2-3 unità) in locali gratuiti e messi a disposizione dalle autorità locali. I compiti affidati agli Sportelli Consolari comprendono i servizi che richiedono la presenza fisica dell’utente (prelievo dati biometrici per passaporto e CIE, autentiche di firma, certificazione esistenza in vita e quant’altro).I vantaggi: accorciamento delle distanze verso le Sedi consolari centrali,
aumento delle disponibilità di appuntamenti, decentralizzazione dei servizi con sgravio delle sedi consolari centrali, cronicamente intasate”.
Il CGIE/Germania ha quindi presentato ai diretti responsabili del MAECI la ferma richiesta di considerare al più presto la riapertura di sportelli consolari in quei centri nei quali i servizi consolari erano già attivi e sono stati poi soppressi, come Amburgo, Mannheim e Norimberga.
Nel corso della riunione, il Direttore Generale Vignali si è espresso positivamente in merito, in particolare a fronte della possibilità di apertura delle sedi in questione a costo zero, una volta verificata la disponibilità delle autorità locali ad accoglierle gratuitamente.
Il CGIE/Germania ha poi attirato l’attenzione delle parti interessate sul problema dei servizi consolari, il cui livello di efficienza, specialmente nelle grandi sedi, risulta gravemente lacunoso e inadatto a soddisfare le necessità dei connazionali che su tali servizi fanno affidamento.
La situazione è estremamente grave e richiede attenzione urgente e soluzioni che incrementino rapidamente la qualità del servizio. Qualora non si addivenisse a tali soluzioni, si è convenuto di organizzare, in collaborazione con i Comites e con la società civile, azioni pubbliche di protesta per attirare l’attenzione di media e istituzioni sulla gravità e l’estensione del problema.
In particolare:
A) Con l’ausilio dei media italiani e tedeschi, intendono far pervenire un appello al Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, chiedendogli di intervenire in difesa dei diritti civili dei connazionali in Germania, i quali sono oggi soggetti a tempi di attesa che arrivano fino a un anno per il rilascio di un documento di viaggio o d’identità. Questa è una grave limitazione al diritto dei nostri connazionali alla libera circolazione, al rientro in Patria, all’inserimento nella società di accoglimento, all’esercizio del voto comunale in Germania e anche alla partecipazione all’imminente voto europeo.
B) Si impegneranno a indire pubbliche assemblee e dimostrazioni autorizzate, davanti all’Ambasciata d’Italia in Berlino e davanti ai grandi consolati, con il coinvolgimento della stampa locale, perché questa possa amplificare il senso di abbandono da parte dello Stato Italiano che la nostra comunità in Germania sperimenta ormai da lungo tempo.
Ovviamente, l’incontro di Roma sarà un momento prezioso di confronto con tutti i colleghi del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, per fare il punto della situazione e, ove sussistano le medesime condizioni, coordinare azioni congiunte.