La sezione AIDO di Cirò e Cirò Marina, guidata dalla presidente Marisa De Vincenzo, si è data appuntamento presso l’Auditorium del Liceo Scientifico I. Adorisio di Cirò, per parlare e divulgare l’importanza del gesto del “Donare”, come gesto d’amore verso chi sfortunatamente o per cause naturali, perde la propria vita e ne fa appunto dono per la salvezza di altra vita. L’AIDO, come ha sottolineato Marisa De Vincenzo, promuove, da quasi 50 anni, la cultura della donazione di organi e tessuti e la conoscenza ed il mantenimento di stili di vita sani, atti a prevenire l‘insorgenza di patologie che possano richiedere come unica terapia il trapianto di organi. “Donare la vita a qualcuno è il gesto più generoso che esista e oggi ancor di più, “il volontariato del dono non solo è ancora significativo: è spesso fondamentale” come ha ancora detto Marisa De Vincenzo, rivolgendosi ai tanti alunni presenti nell’auditorium. Un auditorium messo a disposizione dell’associazione dalla Dirigente del Plesso scolastico, anch’essa donatrice e socia dell’Aido, che ha ospitato l’evento. Nel merito del tema e dell’importanza è intervenuto l’anestesista e rianimatore dell’ospedale di Crotone, Orlando Bruno che ha ribadito il concetto che “Decidere di donare i propri organi e tessuti dopo la morte è un gesto di grande generosità. Così facendo si dona ad un paziente, in molti casi in fin di vita, la possibilità di guarire e riprendere una vita normale”. Come è stato detto gli organi e tessuti che possono essere donati dopo la morte cerebrale sono: il cuore, reni, fegato, polmoni, pancreas e intestino. Un donatore unico può, quindi, aiutare più pazienti. I donatori di organi sono persone che muoiono in ospedale, nei reparti di rianimazione per una lesione irreversibile del cervello causata da ictus, emorragia, trauma cranico, tumore o prolungato arresto cardiaco. Queste condizioni possono portare alla completa cessazione dell’attività cerebrale ovvero alla morte. Tutti gli organi sono prelevabili. In presenza di malattie trasmissibili come infezioni o tumori, l’idoneità dell’organo al trapianto è scrupolosamente valutata dai medici con specifiche indagini. Tutte informazioni necessarie, cocme ha ribadito nel suo intervento il presidente provinciale dell’Aido, Franco Renda che si è detto oltremodo soddisfatto del se pur leggero aumento dei donatori nella provincia, che molto attivamente sta cercando di fare superare nell’opinione pubblica, ancora restia a comprendere l’importanza della donazione, la sua contrarietà che può essere manifestata anche , utilizzando la propria identità digitale SPID. Utile e importante ai fine della divulgazione dell’importante tema, anche il messaggio del dirigente del sub distretto dell’Asl di Cirò Marina, Nicodemo Mingrone, impossibilitato ad intervenire, per rafforzare e testimoniare l’importanza della scelta dell’adesione all’AIDO.